PAGELLONE – Giacinti “ruggisce”, Giugliano “direttrice d’orchestra”, Bartoli “figlia di Roma”

Il voto alle calciatrici giallorosse al termine della stagione

	GIACINTI 9 In estate Spugna aveva chiesto un’attaccante da 20 gol, che portasse maggiore qualità alla squadra. Lei ha risposto presente. Il suo inserimento nella squadra è stato immediato, l’impatto devastante, le sue reti decisive. Dopo alcune stagioni in ombra, il leone è tornato a ruggire.
	HAAVI 8 Arrivata a Roma la scorsa stagione, ha compiuto un enorme salto di qualità. Coraggio nei duelli, dribbling riusciti e tagli in velocità. Tutte qualità della norvegese, che il più delle volte hanno portato ad assist o gol decisivi.
	GLIONNA 7,5 Ai nastri di partenza era la dodicesima in campo, sempre pronta ad aiutare la squadra quando la gara lo richiedeva. Con l’andare della stagione, la sua imprevedibilità nel gioco e nelle conclusioni hanno messo in difficoltà l’allenatore, a volte costretto a mandare in panchina Serturini in partite decisive.
	SELERUD 6 Difficile giudicare la sua stagione, viste le scarse presenze e i pochi minuti di gioco. Arrivata a gennaio, forse non ha mai avuto l’occasione di mostrare tutto il suo potenziale.
	KAJZBA 6,5 Punto di riferimento nell’attacco della Primavera, diverse volte Spugna l’ha convocata tra le grandi. Quando è stata chiamata in causa, però, ha sempre convinto, a volte anche segnando. Il suo futuro è da scrivere.
	HAUG 7,5 È stata la soluzione quando sembrava non ce ne fossero più. Per gran parte della stagione sostituta numero uno di Giacinti. Studio degli spazi e scelta del tempo sempre perfetta. A due mesi da un infortunio, le bastano pochi minuti per trovare il gol vittoria, fondamentale, contro la Juventus.
	SERTURINI 8 Lei nella Roma ci è nata. Immagine lampante del duro lavoro e del sacrificio. Ha alternato gol ad assist, testimonianza di quanto si sia spesa per un obiettivo collettivo.

	ANDRESSA 8,5 Rispetto alle passate stagioni, fa un sostanziale passo in avanti. La crescita di Greggi e Giugliano gli hanno permesso di spaziare tra centrocampo e trequarti, diventando una vera e propria seconda punta. I 17 gol realizzati ne sono la dimostrazione.
	CINOTTI 6,5 Sempre presente quando c’era da far rifiatare le centrocampiste, sia durante le partite in corso, sia durante i turnover. Pedina necessaria quando la squadra doveva difendersi.
	GIUGLIANO 9,5 In questa stagione è diventata calciatrice totale, degna del numero che porta dietro la maglia. Vera direttrice d’orchestra della squadra giallorossa. Quando possibile, si è tolta anche lo sfizio del gol. Per non parlare di alcuni assist, vere e proprie opere d’arte.
	LOSADA 6,5 Arrivata nel mercato invernale, non ha avuto tempo di inserirsi a pieno nei meccanismi della squadra. Ma a giocatrici della sua caratura a volte non serve per dimostrare le loro capacità e la loro forza, frutto dell’esperienza. Il gol decisivo in semifinale di Coppa Italia contro il Milan gli vale qualcosa in più della sufficienza.
	CICCOTTI 7 Romana e romanista, in giallorosso dalla nascita, sua e del club. Rispetto a qualche stagione fa perde la titolarità, anche a causa dei diversi infortuni, ma sempre pronta ad aiutare la squadra quando serviva, soprattutto davanti alla difesa.
	GREGGI 9 Cuore pulsante del centrocampo giallorosso, è tra le protagonista indiscusse di questa stagione. Lotta su ogni palla, che sradica dai piedi avversari, per poi trasformarsi in maestra della manovra. Elemento irrinunciabile per Spugna e per la Roma.
	BERGERSEN 6 Anche lei è stata prelevata dalla Primavera. Nelle poche gare che ha giocato, non ha mai deluso.
	KRAMZAR 6,5 Un vero e proprio talento da far crescere e coltivare. Maturità tecnica e mentale, nonostante le giovane età (17 anni). Più volte è stata in grado di affrontare partite difficili e delicate.

	MINAMI 7 Alla sua prima stagione fuori dal Giappone convince subito. Capace di crescere di partita in partita e immedesimarmi a pieno nei meccanismi della squadra. Diventa padrona della propria fascia, nonostante nasca come difensore centrale.
	DI GUGLIELMO 6,5 Lontana dal campo la prima parte della stagione per infortunio, torna e ci mette poco a tornare in carreggiata. Attenta e precisa in fase offensiva, determinata e propositiva in quella offensiva. Un vero e proprio pendolino.
	LANDSTROM 6 Punto di riferimento per Spugna quando c’era da fare turnover. Sempre precisa e attenta sulla fascia, nonostante il basso minutaggio.
	BARTOLI 9 Figlia di Roma, capitano e bandiera. Leader in campo. Esperta della fascia, ma anche aiuto prezioso come braccetto della difesa, quando la partita lo richiedeva. Il gol Scudetto non poteva che essere il suo.
	WENNINGER 8,5 Esperienza, grinta e sicurezza per le compagne di reparto, e di squadra. Elemento imprescindibile del muro difensivo giallorosso. Sarebbe stato troppo amareggiante non chiudere la carriera vincendo a Roma.
	KOLLMATS 6 Difensore fisico e attento negli uno contro uno e nelle palle alte. Utilizzata maggiormente in Coppa Italia che in campionato.
	LINARI 8 Insieme a Wenninger compone una coppia centrale caratterizzata da rabbia e caparbietà. Quando può, segna pure. Questo ci si aspettava da una calciatrice esperta come lei.

LIND 6

Per lei solo 8 presenze stagionali, tra Coppa Italia e Champions League. 3 gol subiti e 5 clean sheet. Sempre pronta quando si è posizionata tra i pali.

CEASAR 8

Ennesima stagione da incorniciare per la romena. Il più delle volte determinante, con parate da far ingolosire i fotografi. Con la porta è più sicura, e la squadra più tranquilla.

OHRSTROM 6

Pochi minuti disposizione, in quanto terzo portiere. È comunque una campionessa d’Italia.

SPUGNA 9

Architetto di questa Roma campionessa d’Italia, ma anche della Supercoppa. Conia la squadra a sua immagine e somiglianza. Chiede tanto e riceve tanto. Il rapporto con le proprie calciatrici è come quello di un padre con le figlie, un fratello con le sorelle. Difficile pensare che si sarebbe potuto vincere con qualcun altro in panchina.