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Giordano: “Azmoun se torna ad essere quello di San Pietroburgo è un grande attaccante”

L’ex calciatore biancoceleste commenta il neo attaccante giallorosso, svelando anche un retroscena con la Lazio

Domenica scorsa, Bruno Giordano e Tony Di Carlo, due ex calciatori con un passato importante hanno lasciato al mattino l’Argentario, dove hanno trascorso gli ultimi scampoli di vacanza, e si sono recati all’Ippodromo per andare a vedere la cavalla di Tony, Tiki Ginger. Qui, hanno incontrato il nuovo attaccante della Roma, Sardar Azmoun, anche lui grande appassionato di cavalli, di cui ne possiede ben 52. L’occasione era il Premio HH. Sheikha Fatima Bint Mubarak Listed Cup, una corsa dedicata ai purosangue arabi di tre anni su una distanza di 1800 metri, e il Premio H.JH. Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan Listed Cup, una gara di 2200 metri per cavalli anziani di 4 anni e oltre. Bruno Giordano ha espresso il suo entusiasmo per Azmoun e ha sottolineato di vedere in lui delle qualità molto interessanti, dichiarando.

“È stato carino, un ragazzo molto educato, ha detto di aver superato i problemi fisici. Mi ha fatto una buona impressione. Se è quello di San Pietroburgo è un ottimo attaccante. All’epoca se ne parlava anche in ottica Lazio. A me è sempre piaciuto, non è un goleador ma è una punta che sa giocare a calcio con una buona struttura”.

Arrivato pochi giorni prima di Lukaku, serviranno anche i suoi gol per risolvere i problemi del la Roma: “Nelle prime partite ci sono state lacune anche a livello difensivo, sono stati presi gol evitabilissimi. Se poi davanti hai un giocatore che ti timbra tutte le settimane hai una certa sicurezza. Il valore di una squadra di vede alla distanza, tre partite sono solo indicative”.

Di Carlo è stato un bel dieci, ma non ha fatto la carriera che avrebbe meritato per le sue qualità tecniche. Oggi è un ristoratore di successo e i cavalli sono al centro della sua vita: “Ho una scuderia che porta il mio nome, in società con il mio allenatore, con nove cavalli. Quella che ha corso domenica è nata da noi. Azmoun l’ho conosciuto all’ippodromo, mi è molto più simpatico perche condivide la mia stessa passione. Secondo me è un grande giocatore, spero che faccia molto bene. Ha una faccia semplice, un sorriso vero, non sembra una persona artefatta. Roma è una piazza abbastanza difficile, lui davanti ha attaccanti importanti come Lukaku e Belotti, ma ha giocato in Germania e Russia e può far bene anche da noi. E’ arrivato tra qualche critica, ma può dimostrare il suo valore”.

Di Carlo è critico: “Ѐ partita come doveva partire. Con Mourinho è andata molto bene in Coppa, ma non gioca bene al calcio. Ha questo grande allenatore che trasmette alla squadra il senso di appartenenza, ma sotto il profilo del gioco fa molta fatica. Ho visto tutte e tre le partite. Dopo la prima ho detto: “siamo sicuri che ci serva Lukaku e non due centrali difensivi e un portiere?”. Lukaku ha grande forza fisica, ma la Roma fa fatica a creare palle gol. Ѐ vero che mancano giocatori importanti, Pellegrini che è il capitano deve andare in panchina solo se sta male veramente. Aouar mi sembra un giocatorino che sa fare il compitino a centrocampo, non lo vedo che si inserisce per cercare il gol”.

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