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Roma, vittoria obbligata: Mourinho a caccia dei tre punti

Giallorossi chiamati a ripartire dopo la pausa nazionali e un inizio di campionato negativo, sia sul piano del gioco che dei risultati

Mourinho è pronto a guidare la Roma nella partita cruciale contro l’Empoli all’Olimpico, con l’obiettivo di ottenere una vittoria necessaria per migliorare la situazione in classifica, dopo un avvio di campionato deludente. “Dopo la chiusura del mercato – le parole del tecnico – siamo più forti perché sono arrivati due attaccanti come Lukaku e Azmoun. Se siamo tutti disponibili e allenati cambia il nostro profilo di squadra, ma il mio obiettivo è solo vincere la prossima partita”.
Durante la sosta internazionale, il tecnico ha avuto a disposizione solo due giocatori “sani” da allenare, ma ora con l’arrivo di Romelu Lukaku e Sardar Azmoun si sente più forte: “Siamo rimasti con un gruppo di 9 giocatori, di cui 7 erano infortunati. Ho lavorato solo con Belotti e Azmoun. Siamo scemi io e il mio staff perché non facciamo come altri allenatori che vanno in vacanza 10 giorni e invece noi siamo rimasti. Dovremo gestire la gara in maniera intelligente e prendere qualche rischio, però saranno tutti convocati”.

Dunque, come riporta Il Corriere della Sera, Mou dovrà fare scelte importanti nella formazione, con Smalling e Pellegrini fuori per infortunio. La difesa vedrà l’esordio dal primo minuto di N’Dicka insieme a Diego Llorente e Mancini. Sulle fasce, i dubbi riguardano i terzini, con Kristensen a destra e Spinazzola a sinistra.
“Dal punto di vista fisico chi sta meglio è Kristensen, ma su quello tecnico e della fiducia non è al massimo. Karsdorp ha avuto un ritiro difficile ma ora ha trovato l’equilibrio. Zalewski era infortunato, si è allenato per la prima volta venerdì. Leonardo è arrivato molto bene dalla Nazionale mentre El Shaarawy ha fatto tutti i ruoli. Gli esterni faranno sicuramente meglio e la crescita della squadra avverrà anche qui”.

A centrocampo, il portoghese dovrà valutare se rischiare l’utilizzo di Houssem Aouar e Renato Sanches, reduci da problemi muscolari, o privilegiare Paredes, Cristante e Bove. Mourinho ha anche parlato del suo rapporto con Francesco Totti, affermando di essere solo l’allenatore e di rispettare le decisioni della proprietà: “Con Francesco parliamo di banalità, io sono solo l’allenatore e nel rispetto della proprietà non posso dire che lo voglio”.

Infine, Mourinho ha discusso del suo atteggiamento con la stampa, affermando che vuole evitare squalifiche e che la sua onestà e la sua sincerità sono parte del suo DNA: “Il mio obiettivo è avere zero giornate di squalifica. Se non vado in conferenza è una decisione mia, ma non per il nervosismo: per uno che ha 1.100 panchine, essere nervoso è una parola troppo grande. Se c’è una cosa che non posso cambiare è il mio Dna, la mia onestà e la mia incapacità di non dire la mia verità. È una sfida per me stesso e cercherò di non avere problemi”.

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