Sette a zero, i giallorossi rifioriscono dopo un inizio di campionato particolarmente complicato: ora testa all’Europa League
Finalmente la Roma torna a sorridere. L’Empoli viene travolto da un roboante 7-0, e i giallorossi ottengono la prima vittoria in questa stagione. Un punteggio convincente e una prestazione solida (anche se contro un avversario modesto) che riaccende le speranze in campionato. In campo, Cristante e i suoi compagni avevano una sola cosa in mente: vincere.
L’Empoli arriva all’Olimpico dopo aver guadagnato solo un punto nelle prime tre giornate di campionato (i toscani sono gli unici a fare peggio, fermandosi a quota 0). Finalmente, la coppia Dybala-Lukaku scende in campo dall’inizio per Mourinho, che può anche contare sul recupero di Sanches ma deve fare a meno di Smalling, Aouar e Pellegrini. Inoltre, uno degli arrivi estivi, N’Dicka, fa il suo debutto da titolare. Non sono passati nemmeno trentacinque secondi quando i giallorossi hanno l’opportunità di sbloccare la partita: Kristensen crossa dalla destra e Walukiewicz commette un ingenuo fallo di mano, regalando così un rigore alla Roma. Dybala non sbaglia dal dischetto e segna il suo primo gol stagionale.
La squadra continua a premere sull’acceleratore, e dopo un’ottima azione corale è ancora Kristensen a crossare in area. Questa volta il danese serve Renato Sanches, che segna di testa il raddoppio e ottiene la sua prima gioia con la maglia della Roma al suo esordio da titolare. Paredes sfiora il terzo gol con un tiro da antologia direttamente da calcio d’angolo, ma la Roma non deve aspettare a lungo: al 35° Lukaku protegge un pallone al limite dell’area, lo passa a Cristante, che trova un doppio rimbalzo e la deviazione decisiva in porta di Grassi. Così si chiude il primo tempo, con il primo e unico tiro degli avversari nello specchio durante il recupero e una piccola rissa tra Cancellieri e N’Dicka.
Come riporta Il Tempo, l’ala dell’Empoli sfiora un cartellino rosso con una testata al difensore ivoriano, ma per l’arbitro è solo un’ammonizione (il VAR resta in silenzio). Appena iniziata la ripresa, Mourinho risparmia minuti a Renato Sanches (che ha preso un cartellino giallo) e inserisce Bove. Al 55° la Joya si fa notare con una serpentina incredibile che regala alla Roma il quarto gol e la doppietta personale dell’argentino. Mourinho gli concede una standing ovation da parte del pubblico dell’Olimpico a mezz’ora dalla fine. A quindici minuti dal termine, c’è spazio anche per Pagano, che sostituisce Paredes e dimostra di essere molto considerato dal tecnico portoghese. Ancora una perla, questa volta di Cristante, che, dopo una prestazione sontuosa, segna il quinto gol con un tiro dalla distanza.
Poi l’Olimpico esplode nuovamente per il primo e attesissimo gol di Lukaku con la maglia giallorossa, che vale il 6-0. In conclusione, Mourinho dà spazio anche a El Shaarawy e al neo-arrivato Azmoun. La Roma dilaga addirittura da calcio d’angolo e sigla il 7-0 finale grazie a un colpo di testa imperiale di Mancini. La vittoria più ampia di Mourinho sulla panchina della Roma rappresenta sicuramente un nuovo punto di partenza in un campionato che ha avuto un avvio difficile ma in cui i giallorossi possono ancora ambire a un ruolo da protagonisti.