La Roma scaccia le critiche dopo un inizio da incubo. I primi tre punti della stagione, contro l’Empoli, danno una boccata d’aria ai giallorossi
Mourinho ha presentato il suo manifesto con la versione più brillante della squadra. Era dai tempi del primo Spalletti che non si vedevano sette gol, segnati tutti insieme all’Olimpico. Gli applausi sono piovuti a scena aperta per i giallorossi, che hanno superato un Empoli in piena crisi e hanno dato il via alla propria stagione dopo una partenza da incubo. Roma-Empoli ha rappresentato molte cose in una sola partita. È stato il debutto infuocato della coppia Dybala-Lukaku, la riemergenza di Renato Sanches, la rinnovata vitalità di una squadra che ha dimostrato di saper giocare a calcio. Ma soprattutto, è stato il manifesto programmatico dello Special One.
Come scrive La Repubblica, il belga ha svolto il ruolo di catalizzatore dei palloni e delle paure avversarie, mentre l’argentino ha raccolto i frutti di questa sinergia: “Sono contento per lui — ammette l’allenatore portoghese — gli serviva sbloccarsi. Ha bisogno di sentirsi amato. Noi abbiamo bisogno di Romelu ma dobbiamo ancora imparare a giocare bene con lui”.
Il resto è stato l’esercizio di stile della Roma 3.0 firmata Mou. Palla a terra e verticalizzazioni, con i gol di Cristante, Lukaku e Mancini ad abbellire il tutto. Recita perfetta? Non secondo l’allenatore portoghese: “Dalla panchina ho visto delle cose che non mi sono piaciute”. Di certo non la fase offensiva.