I detrattori di Francesco Totti, se ce ne sono ancora, potrebbero obiettare dicendo: “Ma come, Totti non voleva essere un ambasciatore per la Roma e ora gira per il mondo come testimonial.” Questi commenti maligni e cattiverie non hanno mai scalfito Totti, specialmente oggi che compie 47 anni e riceverà gli auguri da tutto il mondo.
Per i tifosi della Roma, il 27 settembre è un giorno speciale, un po’ come se fosse Natale, e questo non cambierà mai. Quello che è cambiato negli ultimi quattro anni è il ruolo di Totti nella Roma: da capitano e bandiera del club è diventato un tifoso illustre da un lato e il simbolo del club dall’altro.
L’ex capitano storico della Roma ha imparato ad apprezzare il suo ruolo di ambasciatore in giro per il mondo, dai viaggi in Asia agli Emirati Arabi e fino all’America. Avrebbe fatto lo stesso per la Roma se glielo avessero chiesto in modo diverso, senza farlo sentire escluso da Trigoria. Ma il passato è passato. Oggi Totti è un marchio globale (insieme a Mourinho, Dybala e ora Lukaku è uno dei volti esportati dalla Roma), i giovani della sua agenzia stanno facendo progressi (Volpato al Sassuolo, Pagano a Trigoria), e la sua separazione da Ilary Blasi, anche se dolorosa, è un argomento di cui non si parla da oltre un anno.
Queste parole sono un segno d’amore verso il suo club, e anche se non sono le prime e sicuramente non saranno le ultime, ciò che conta è la speranza che prima o poi il rapporto tra Totti e Trigoria possa essere ripristinato. Totti è disponibile, ma i tempi non sembrano essere immediati. L’attesa è che arrivi una chiamata, come è normale quando si mette a disposizione della squadra della sua vita e quando le persone che lo volevano fuori dal club non sono più al potere. Ma al momento non è il momento giusto. Arriverà? Prima o poi. E quando succederà, sarà come un altro Natale per i tifosi della Roma. Lo riferisce il Corriere dello Sport.