Nel deserto di Trigoria, ancora una volta, Chris Smalling è stato assente. Per intenderci, non si è visto in campo ad allenarsi con il ridotto gruppo messo a disposizione di José Mourinho. Questa situazione comincia a destare ulteriori preoccupazioni rispetto a quanto lo sia stata finora.
La sua ultima presenza in campo risale a Roma-Milan del primo settembre, esattamente 42 giorni fa. Nel frattempo, la squadra ha disputato altre 7 partite, tutte senza poter contare sul suo contributo difensivo. Mourinho aveva pubblicamente sperato di recuperarlo per la trasferta a Cagliari, ma questa speranza è rimasta vana, visto che Smalling non si è mai aggregato alla squadra per quella partita. E anche a dieci giorni dalla sfida con il Monza, non ha ancora ripreso ad allenarsi regolarmente.
La situazione sta diventando sempre più preoccupante, e i dubbi riguardo alle condizioni di Smalling crescono di pari passo. Senza dar credito a voci non confermate che circolano tra i telefoni degli appassionati romanisti, è lecito chiedersi quale sia effettivamente la condizione del giocatore.
A Trigoria si parla ancora di un lavoro individuale per Smalling. Il difensore inglese ha dovuto affrontare un problema tendineo tra il quadricipite femorale e il piatto tibiale sin dall’inizio della stagione. Questo problema non gli ha permesso di svolgere una preparazione adeguata, di allenarsi con la necessaria intensità e, soprattutto, continua a causargli dolore al ginocchio sinistro. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.