Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha concesso un’ampia intervista al quotidiano La Gazzetta dello Sport, in cui ha affrontato vari temi, tra cui l’addio di Lukaku. Marotta ha sottolineato che il club non nutre alcun rimpianto riguardo alla partenza del giocatore belga, affermando che è ora parte del passato dell’Inter. Di seguito, le sue parole.
“È il passato, Lukaku è il passato. Non c’è una componente societaria che ancora pensi a lui. Nessuno, dico nessuno. Poi, da uomo di calcio, sono dinamiche che devi mettere in preventivo, non è mica la prima volta che mi capita…”
Sicuro? Un esempio simile?
“Quello di un giocatore che ha fatto finta di voler rinnovare e poi in realtà pensava altro…”.
Ovvero Skriniar
“Ho provato un forte sentimento di delusione. Perché quando un giocatore non rinnova, non va contro la classe dirigenziale o contro il presidente, ma va proprio contro la storia e il valore del club. Ha fatto un torto all’Inter, non alle persone. Avrebbe potuto rinnovare, gli abbiamo proposto tante soluzioni del genere, anche quella di fissare una clausola rescissoria che tutelasse sia lui sia le esigenze dell’Inter. Ma ha sempre detto no”.