Kristensen sembra sempre il primo a festeggiare con la squadra quando la Roma segna un gol, sia che sia in campo o in panchina. Il suo attaccamento alla maglia è indiscutibile, ma il suo rendimento in questa prima parte di stagione è stato deludente. Il danese è arrivato in prestito dal Leeds nell’estate, e il suo ingaggio è stato un vero mistero. La sua firma è giunta quando la Roma probabilmente pensava di cedere Karsdorp, ma la scelta dell’olandese di rimanere nella Capitale ha cambiato le carte in tavola.
Il danese ha totalizzato nove presenze in questa stagione, tutte in Serie A, a causa della restrizione del transfer balance che lo ha escluso dalla partecipazione in Europa League. Ha ottenuto sei presenze da titolare e tre da subentrato. Tuttavia, il suo rendimento non è stato all’altezza delle aspettative, con segnali di difficoltà evidenti fin dai primi match. Mourinho ha manifestato il suo malcontento sostituendolo all’intervallo in una partita contro il Verona, e nella sfida con il Genoa, approcciata da titolare, non ha affatto brillato, perdendo, assieme alla squadra, 4-1. Tuttavia, la sua performance più deludente è stata contro l’Inter, dove avrebbe dovuto contrastare Dimarco e dare slancio alla manovra offensiva della Roma.
Dunque, come scrive Il Corriere dello Sport, il suo tentativo di riscatto a San Siro si è rivelato una conferma delle difficoltà di Kristensen nell’adattarsi al calcio italiano. Questo ha sollevato dubbi tra i tifosi, in quanto l’arrivo del danese sembra non aver migliorato la squadra e ha comportato ulteriori costi salariali, invece di concentrare le risorse su giocatori che avrebbero potuto rinforzare posizioni carenti, come la difesa centrale o il lato sinistro. Queste decisioni di mercato hanno lasciato la tifoseria perplessa e non hanno aiutato Mourinho, specialmente considerando le difficoltà difensive e il rendimento altalenante di Zalewski, schierato come esterno sinistro a causa dell’infortunio di Spinazzola.