A Trigoria, l’accompagnamento musicale rimane immutato da oltre due anni. Tuttavia, questa volta Mourinho alza il volume di un’ottava: “Marcenaro è un arbitro emotivamente instabile”. La procura federale ha notato la disarmonia e, dopo lo spettacolo nella conferenza pre-partita di Sassuolo-Roma, lo Special One è finito sotto inchiesta. Le dichiarazioni del tecnico portoghese, in guerra con l’intera categoria arbitrale, vengono considerate lesive.
Secondo quanto riportato dalla Repubblica, Mourinho, esperto da oltre vent’anni, adotta la strategia della tensione o, meglio, dell’attenzione (da spostare sugli altri). In questo modo, riesce a spostare l’attenzione dai problemi di gioco e risultati, portando in primo piano i nemici. “L’arbitro mi preoccupa perché lo abbiamo avuto tre volte come quarto uomo e la sensazione è che non abbia la stabilità emozionale sufficiente per una partita di questo livello. Il suo profilo non mi lascia tranquillo, così come chi sarà al Var, perché con lui abbiamo sempre avuto sfortuna”.
Questa volta sono Marcenaro e Di Bello i colpevoli preventivi di un’eventuale sconfitta. Vengono addirittura accusati di errori prima ancora di scendere in campo: “Mancini sicuramente prende un cartellino giallo dopo il 10° minuto, sarà squalificato e non giocherà contro la Fiorentina”.
Parole, molte. Fatti, ancora pochi. La Roma in campionato fatica a trovare il ritmo e a ottenere continuità nei risultati, sia in campionato che in Coppa. Finora, ci sono stati più momenti difficili che gioie. Tuttavia, tutto è ancora in gioco, dal quarto posto all’Europa League. Per questo motivo, il lavoro di Mourinho ai fianchi dei Friedkin continua, contando sull’appoggio di un’intera tifoseria consapevole del peso dell’influenza popolare nelle decisioni degli statunitensi.