Inizio travagliato, ma la scelta di Daniele De Rossi di affidare la porta della Roma a Mile Svilar dopo un iniziale periodo di fiducia a Rui Patricio sembra ora un’illuminazione. Le prime quattro partite sotto la nuova guida tecnica hanno visto Patricio difendere la rete, nonostante una prestazione particolarmente negativa contro il Verona che aveva sollevato più di un dubbio sul suo stato di forma. La sconfitta con l’Inter, in cui ha subito quattro reti, ha infine spostato l’ago della bilancia a favore di Svilar.
Il giovane portiere belga-serbo, entrato in squadra da quel momento, ha mostrato una sicurezza e una presenza tra i pali che hanno rafforzato la difesa giallorossa, culminando con una serie di interventi decisivi nel recente pareggio contro il Napoli. Queste prestazioni non solo hanno salvato punti preziosi, ma hanno anche messo in luce il valore di un giocatore che ora sembra indispensabile per le ambizioni della squadra, soprattutto in vista della lotta per un posto in Champions League, che garantirebbe un importante introito finanziario.
Tuttavia, l’attuale brillantezza di Svilar pone un dilemma significativo per il club. Con il mercato estivo alle porte e l’interesse crescente da parte di club, in particolare inglesi, pronti a presentare offerte molto vantaggiose, la Roma si trova a dover decidere se capitalizzare su questa nuova stella o puntare a mantenerlo come un punto fermo del progetto sportivo.
Complica ulteriormente la situazione la mancanza di un direttore sportivo in carica, con la ricerca che si protrae ormai da mesi senza risultati. L’assenza di una figura chiave nel delineare la strategia di mercato e nel negoziare i contratti rende urgente una soluzione. Con il tempo che scorre e le decisioni cruciali in sospeso, il rischio di ritrovarsi impreparati è reale.
La questione non è solo se Svilar debba restare, ma anche come garantire che il club sia in posizione di forza nel trattare la sua permanenza o una possibile cessione. La necessità di agire è palpabile e richiede un intervento deciso per assicurare che la Roma possa continuare a competere al massimo livello con le giuste risorse a disposizione. Lo riporta La Repubblica.