Sono stati i protagonisti di numerose partite, gli artefici del percorso che ha condotto la Roma fino alla semifinale europea. Tuttavia, sono anche coloro che, nel momento cruciale, si sono trovati a dover affrontare il peso di quell’autogol fatale, avvenuto a soli 8 minuti dalla fine della partita tra Bayer e Roma.
Da un lato c’è Mile Svilar e la sua uscita a vuoto, dall’altro Gianluca Mancini, autore dell’infelice autorete. Un déjàvu rispetto a Budapest lo scorso anno, contro il Siviglia. È evidente che per loro la giornata di ieri sia stata estremamente difficile, soprattutto dal punto di vista emotivo.
Tuttavia, i tifosi giallorossi hanno dimostrato loro affetto e sostegno. Tra i vari segnali di solidarietà, c’è la foto condivisa da Svilar in cui Rui Patricio lo abbraccia per confortarlo, proprio il portiere portoghese a cui ha usurpato il ruolo da titolare. Mancini ha ricevuto invece un pensiero dolce dalla moglie Elisa, arricchito da una punta di polemica. Prima l’incoraggiamento: ‘Non smettere mai di lottare’. Poi la presa di posizione: ‘Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni, i cani rimangono cani. Per la tua gente, per la tua Roma. Eternamente grati, grazie romanisti.” Lo riporta la Gazzetta dello Sport.