Un nuovo scossone ha colpito la Roma con le dimissioni della CEO Lina Souloukou, ufficializzate poche ore prima della partita contro l’Udinese. Questo addio lascia un vuoto significativo ai vertici del club, costringendo i Friedkin a intervenire tempestivamente per ricostruire l’assetto dirigenziale. Attualmente, l’unica figura di riferimento rimasta è Florent Ghisolfi, responsabile dell’area tecnica.

La proprietà statunitense è già al lavoro per trovare un sostituto per la Souloukou. Sono diversi i nomi in lizza, alcuni dei quali ben noti all’ambiente giallorosso. Tra questi spiccano Umberto Gandini, ex AD della Roma e attuale presidente della Lega Basket, con un passato prestigioso anche nel Milan, e Giampaolo Montali, già dirigente durante la presidenza di Rosella Sensi.

Oltre ai nomi interni al calcio italiano, i Friedkin stanno valutando anche profili di caratura internazionale. Uno dei candidati più interessanti è Zvonimir Boban, ex calciatore e dirigente con esperienze nel Milan e alla UEFA. Un altro nome circolato è quello di Zbigniew Boniek, ex attaccante della Roma e noto per la sua carriera a livello internazionale.

In giornata, è emersa anche la possibilità di un clamoroso ritorno di Rosella Sensi, ma questa opzione rimane per ora solo una suggestione. La strategia dei Friedkin potrebbe portare a soluzioni inaspettate, come già dimostrato in passato dalla loro visione imprenditoriale. È possibile, infatti, che scelgano un manager poco conosciuto nel panorama europeo ma capace di gestire il club secondo le loro ambizioni.

Nel frattempo, la gestione operativa della società è stata affidata al legale di fiducia Lorenzo Vitali, che si sta occupando di diversi dossier, e al segretario generale Maurizio Lombardo, entrambi chiamati a mantenere la stabilità fino alla nomina del nuovo dirigente. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.