La richiesta di una maggiore uniformità nelle decisioni arbitrali emerge con forza dopo l’ennesima partita caratterizzata da episodi discutibili. In Serie A sembra che gli stessi interventi possano essere interpretati in modi diversi, a seconda del contesto o dell’arbitro in campo. Episodi simili ricevono trattamenti opposti, come dimostrato dai recenti casi di “step on foot”, che vanno dal rigore assegnato in Como-Verona per un fallo di Sergi Roberto, fino all’assenza di sanzione per l’intervento di Kyriakopoulos su Baldanzi durante Monza-Roma.
In questo caos, il nome di Gianluca Aureliano continua a tornare nei discorsi dei tifosi romanisti. Il VAR sembra spesso sfuggire alle controversie quando è lui al monitor, e le sue decisioni lasciano perplessi. I tifosi ricordano con amarezza episodi come il gol annullato a Zaniolo nel 2022 contro il Genoa per un fallo di Abraham, quando lo step on foot veniva punito con regolarità. Due anni dopo, lo stesso fallo su Baldanzi viene ignorato. E così, scrive Il Messaggero, la Roma si trova nuovamente penalizzata, alimentando il malcontento e le critiche verso una gestione arbitrale ritenuta incoerente.