Il calcio di Gasperini incanta l’Europa: dai complimenti di Guardiola al trionfo di Dublino

L'Atalanta è ormai non soltanto una big del nostro calcio ma è rispettata e temuta da tutti, anche in Europa. Roma, sei avvisata

Atalanta

Dopo aver affrontato consecutivamente Bologna, Napoli e Tottenham, la Roma è attesa da un ultimo impegno di fuoco. Lunedì all’Olimpico, infatti, arriva l’Atalanta di Gasperini. La Dea, oltre ad essere in piena corsa per lo scudetto, vola anche in Champions League, dove ha appena rifilato un tennistico 6-1 agli svizzeri dello Young Boys.

Il tetto di Dublino: apoteosi nerazzurra

La vittoria schiacciante di Dublino contro l’imbattutissimo Bayer Leverkusen certifica il momento straordinario che la squadra bergamasca vive non solo in Italia. La partita di qualche mese fa non è stata una pura casualità ed i risultati che stanno arrivando anche in questa stagione dimostrano che il club bergamasco è ormai a tutti gli effetti una super potenza del calcio internazionale. Sarebbe riduttivo concentrarsi soltanto sull’uomo del momento, Ademola Lookman, protagonista anche nella finalissima che ha consegnato l’Europa League all’Atalanta. Il merito va distribuito equamente tra giocatori, staff, allenatore e società: un ingranaggio perfetto che la Roma di Ranieri dovrà cercare di inceppare.

Atalanta squadra

Il calcio di Gasperini: contano le idee, non gli interpreti

Durante il corso degli anni sulla panchina nerazzurra, Gasperini ha dimostrato a più riprese che l’Atalanta non dipende da nessun singolo. La sua squadra, infatti, è sempre riuscita ad esprimere un calcio scintillante. Basti guardare l’ultimo esempio lampante: dopo la cessione in estate di Koopmeiners alla Juventus, avvenuta tra l’altro negli ultimissimi giorni, la Dea ha saputo ovviare tranquillamente inserendo l’ex Udinese Samardzic. Per il centrocampista serbo sono già arrivati 3 gol ed 1 assist tra Serie A e Champions League. Come detto, tuttavia, non sarebbe giusto soffermarsi sui singoli, perché nell’Atalanta tutti i giocatori sono riusciti a ritagliarsi il loro spazio. Dal rinato Retegui a De Ketelaere, passando per i “veterani” Pasalic, De Roon e Djimsiti. L’ascesa di Ederson, il ritorno in Italia di Zaniolo e l’attesa per il rientro in campo di Scamacca: le pedine a disposizione di Gasperini sono tantissime. Come detto, tuttavia, il calcio del “Gasp” è fatto di idee, non di interpreti. L’idea tattica dell’ex allenatore di Inter e Genoa è chiara: vuole il dominio totale sull’avversario, grazie a principi non troppo complicati ma super efficaci. Al termine del match di Champions contro lo Young Boys, l’allenatore si è così esposto: “Abbiamo sempre avuto uno spogliatoio molto forte. Abbiamo avuto le nostre batoste, però negli atteggiamenti e comportamenti, anche grazie a una società che ha gli stessi valori, non c’è possibilità di errore”.

Atalanta

Da Muriel e Zapata a Retegui e Lookman: cambiando gli addendi il risultato non cambia

Uno dei tanti aspetti che hanno incantato gli amanti del calcio è sicuramente il reparto avanzato. Negli anni l’Atalanta si è pian piano imposta come una delle migliori squadre a livello europeo in termini realizzativi. Prima con Luis Muriel e Duvan Zapata ed ora con Ademola Lookman e Mateo Retegui a guidare l’attacco, l’idea di calcio della Dea è rimasta sempre la stessa. I numeri sbalorditivi di questa stagione ne sono una prova: dopo 13 giornate, l’Atalanta non aveva mai raccolto così tanti punti in classifica (28) e non aveva mai segnato così tante reti (34). I complimenti arrivano anche dai personaggi più illustri di questo sport. Ecco le parole di Pep Guardiola dopo la sfida tra Atalanta e Roma dello scorso maggio: “Il Liverpool è una squadra vincente, è quello che conta, perché fino alla fine sono stati in lotta per quattro titoli, rimanendo lì…Hanno giocato contro l’Atalanta, hai visto Atalanta-Roma? La prestazione che ha fatto l’Atalanta è incredibile. Possono batterti”.  I giallorossi di Claudio Ranieri sono chiamati dunque ad una prova di orgoglio e cuore, proprio come avvenuto contro il Tottenham. Uscirne illesi sarà difficile, ma non impossibile.

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