“La corsa sotto la sud era il mio sogno“. Il sorriso incontenibile, la gioia straripante di Niccolò Pisilli incarnano tutto quello che la Roma è. Famiglia, casa, amore. Come una mamma che culla, questa squadra è capace di entrare dentro il cuore dei più piccoli e di trasformarli in bandiere, in romanisti orgogliosi che portano avanti colori, grinta e valori.
“Figli di Roma, capitani e bandiere. Questo è il mio vanto che non potrai mai avere“ Perché sarà pur vero che la Roma ha mille problemi, difficoltà di rendimento e carenze fisiche, ma una cosa è certa: questa squadra ti cambia, è un sentimento viscerale, un amore spropositato che ti porta a combattere, a cercare di riaccendere la luce anche quando il buio sembra inghiottirti.
E non lo dico io, lo dicono i fatti: Totti, De Rossi, e oggi Ranieri. Tutte dichiarazioni d’amore, di fedeltà, non solo a una squadra ma a una famiglia. I 60.000 fissi all’Olimpico, i papà sul divano tutte le domeniche, i club oltreoceano: tutti pronti a sostener la Roma, una fede che non ti lascia mai solo. E quella corsa sotto la sud, sotto il cuore pulsante del tifo romanista incarna proprio questo, l’amore di un giovane che è nato e cresciuto a Roma, che ha rischiato di andare via per ben due volte, ma che è rimasto aggrappato al suo sogno, che ha lottato per continuare a indossare quei colori.
Come un passaggio del testimone: Ranieri e il sostegno a Pisilli
Niccolò Pisilli è sempre stato un ragazzo promettente, l’aveva capito Mourinho e l’ha capito anche De Rossi, autore della sua conferma in giallorosso. L’ormai ex tecnico, prima di essere esonerato, ha fatto un ultimo regalo alla sua Roma: un centrocampista talentuoso e con la voglia di mangiarsi il mondo. Ad approfittarne, però, non c’è più “Capitan Futuro” ma il dottore con la bacchetta magica che sabato, prima di quell’importantissimo Roma–Lecce, ha parlato a lungo con il piccolo Pisilli e, come un passaggio del testimone, come la trasmissione di un amore senza paragoni, ha abbracciato il ragazzo.
Quasi un messaggio silenzioso tra due che la Roma ce l’hanno nel sangue, come a dire “Corri forte, dai tutto. Io lo capisco l’amore tuo“.