Eldor Shomurodov sta indubbiamente vivendo il periodo della sua carriera più positivo da quando la Roma decise di sborsare oltre 18 milioni di euro per il suo acquisto nell’estate del 2021.
Allora arrivava da una sola stagione con la maglia del Genoa, condita da 8 reti e delle ottime prestazioni soprattutto quando sulla panchina del Grifone era subentrato il ‘solito’ Ballardini.
L’arrivo a sorpresa e il ruolo di riserva ‘errante’
Mourinho voleva Azmoun da affiancare a Dzeko, per avere a disposizione potenzialmente una coppia d’attaccanti complementari. Nel corso di quell’estate però furono tanti gli intoppi del mercato giallorosso: dall’improvviso grave infortunio di Spinazzola e la susseguente virata su Vina, al tentativo svanito di ingaggiare Xhaka, fino al ribaltone in attacco.
Lo Zenit infatti decise di non liberare con sei mesi d’anticipo l’armeno, mentre Dzeko i primi d’agosto comunicò alla Roma il suo trasferimento all’Inter. Nel frattempo Pinto chiuse l’affare Shomurodov, che per caratteristiche ricordava Azmoun, ma venendo meno il bosniaco, la Roma fu costretta ad un altro maxi investimento su Abraham. Ma queste sono venature di un lungo flusso di mercato estivo, come detto, risalente a 4 anni fa.
Eldor non è mai riusciti totalmente ad affermarsi in maglia giallorossa finendo per girovagare in prestito fino a gennaio scorso.
In questi mesi infatti Shomurodov, grazie all’insospettabile fiducia di Claudio Ranieri, ha saputo ritagliarsi uno spazio in giallorosso: 6 gol e 3 assist da subentrante o quasi sono un bottino che secondo alcune voci nelle scorse ore avrebbe spinto la Roma a rinnovargli il contratto fino al 2027.
Dettagli e retroscena del rinnovo
L’accordo e la ratifica del prolungamento con l’uzbeko è datato dicembre 2024. In quel momento storico l’attaccante, che stava trovando sempre poco spazio e comunque da assoluta riserva di Dovbyk, ha accettato di abbassarsi lo stipendio (da 1.3 a circa 1 milione) con l’aggiunta di un anno in più di contratto. Un scambio di favori vicendevoli con vista cessione a gennaio.
Infatti abbassando l’emolumento lordo e allungando di un anno il contratto, quindi spalmando anche i costi di ammortamento del suo cartellino, la Roma era propensa a trattare la cessione del calciatore con la speranza a gennaio di trovare un accordo di prestito con obbligo, magari legato alle presenze. In corsa c’erano Empoli e Venezia, ma negli ultimi giorni della finestra invernale Ranieri ha bloccato tutto. Motivo? Lo ha detto il mister in conferenza stampa: “Abbiamo cercato ovunque ma non siamo riusciti a trovare un sostituto di Dovbyk all’altezza”.
Da lì la riabilitazione di Shomurodov che sicuramente nel frattempo, mostrando grandissima abnegazione e totale spirito di sacrificio, ha saputo ritagliarsi uno spazio anche importante da febbraio in poi, segnando gol decisivi e dimostrando di poter assistere al meglio Dovbyk.
La decisione sul suo futuro resta comunque in sospeso. Paradossalmente la Roma a giugno potrebbe essere nelle condizioni di ricevere qualcosa in più sul suo cartellino rispetto a sei mesi fa, grazie al lavoro di valorizzazione di Ranieri che ha sempre stimato pubblicamente l’attaccante, già allenato a Cagliari un anno fa.