Dopo la pubblicazione della notizia riguardante un presunto accordo tra Jürgen Klopp e la Roma, poi smentita ufficialmente dal club giallorosso e dall’agente del tecnico tedesco, è intervenuto direttamente l’autore dell’articolo, il giornalista de La Stampa Enrico Testa, per fare chiarezza sulla vicenda. Ai microfoni di Te la dò io Tokyo, Testa ha spiegato il contesto in cui è nata la notizia, chiarendo le sue fonti e commentando la successiva smentita.
Le sue dichiarazioni: “Non vi posso dire come mi è arrivata la notizia di Klopp alla Roma. Da stanotte sono riempito di insulti, minacce e complimenti. Io non mi occupo di mercato, ma faccio questo lavoro da quando ho 16 anni e ho degli amici e alcune cose le so. Non sono matto, se scrivo una cosa del genere è perché sono sicuro. Poi le vie del mercato non sono scontate. So che hanno smentito sia la Roma che l’agente di Klopp, mi prendo la responsabilità. Qualcuno dice che l’ho fatto perché investo in bitcoin, sono str****te. I nomi di Atta o Prati? Klopp vede 3 milioni di partite e ha persone che vedono i giocatori per lui. Parliamo di calciatori di prospettiva. Non mi invento le cose, sono in buona fede. Ma come faccio a inventarmi che Atta piace alla Roma?”.
Poi continua: “Non conosco i dettagli precisi, so che è un’idea che la Roma ha da tempo e che Klopp aveva dato la parola a un altro club e non si mette a trattare su due tavoli. Altro non so. Il video dei Friedkin in cui utilizzano le iniziali dei monumenti? Non sapevo nulla, me lo hanno mandato dopo che avevo saputo la notizia. Poi mi hanno mandato anche l’audio di un collaboratore di Ranieri che fa il nome di Klopp in campo”.
L’orario dell’accordo? “Questo articolo l’ho scritto due giorni fa, ma non ero riuscito a scriverlo perché mi sono rotto tre costole ed è uscito solo ieri sera. Hanno modificato il mio articolo? Non lo so, non ho tempo di andare nemmeno di andare in bagno visti i tanti messaggi”.