Anass Salah-Eddine resta un oggetto misterioso in casa Roma. Arrivato a gennaio dal Twente per una cifra complessiva di 10 milioni di euro, bonus inclusi, il centrocampista olandese classe 2003 non ha ancora trovato spazio né continuità, né nel club giallorosso né con la propria nazionale.
Nell’Europeo Under 21 ha disputato una sola partita, contro la Danimarca nella fase a gironi, schierato fuori ruolo da centrocampista centrale, senza lasciare il segno. Da quel momento in poi è rimasto in panchina, confermando una stagione di anonimato anche in ambito internazionale. Un destino simile a quello vissuto nella Capitale, dove ha collezionato appena tre presenze tra metà febbraio e inizio marzo, per poi sparire dai radar tecnici con l’arrivo di Claudio Ranieri.
Il giocatore sarà ora valutato da Gian Piero Gasperini, che lo osserva con curiosità ma anche con la consapevolezza di trovarsi di fronte a un profilo ancora tutto da scoprire. Il tecnico di Grugliasco, noto per saper valorizzare giovani di talento attraverso moduli dinamici e ad alta intensità, valuterà le sue doti durante il ritiro estivo, prima di prendere una decisione definitiva sul suo futuro.
Il problema principale è la collocazione tattica del giocatore. Salah-Eddine nasce come trequartista offensivo, ma nelle poche apparizioni a Roma è stato adattato in zone più arretrate, dove ha faticato a esprimere personalità e ritmo. Il contesto di una squadra in piena transizione tecnica non lo ha aiutato, ma le aspettative create dal suo arrivo e dall’investimento economico rimangono elevate.
Con il mercato in fermento e la rosa della Roma destinata a cambiare volto nei prossimi mesi, il futuro dell’ex Twente resta appeso alle valutazioni estive. Non è escluso un possibile prestito per permettergli di giocare con continuità altrove, a meno che non sorprenda durante la preparazione e convinca lo staff tecnico a dargli una chance.
L’investimento da 10 milioni pesa, soprattutto in una fase in cui il club deve prestare attenzione al bilancio. Salah-Eddine potrebbe dunque diventare uno dei nomi da monitorare non solo dal punto di vista tecnico, ma anche in ottica strategica sul mercato. Lo riporta Il Corriere dello Sport.