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Ceferin: “Conseguenze per chi non finisce”

Euro 2020

Le parole del presidente UEFA

Nessuno vuole il marchio di irresponsabile. Il rischio zero non esiste a nessun livello e in nessun ambiente lavorativo. Ho molta stima dei calciatori della Serie A e dei dirigenti italiani e non credo ad alcun tentativo di boicottaggio“. Così Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, in un’intervista al Corriere dello Sport.

Sulla Francia dice “una scelta affrettata“, mentre Germania, Inghilterra e Spagna lo rassicurano sul continuo del campionato. “C’è un piano concreto per completare la stagione europea. Penso che la maggioranza delle leghe riuscirà a portare al termine la stagione. Chi non lo farà, scelta sua, dovrà affrontare i preliminari, se vorrà partecipare alle prossime competizioni UEFA“.

Nei giorni scorsi la UEFA aveva mostrato irritazione nei confronti dell’Italia poiché le nostre incertezze condizionano notevolmente lo sviluppo delle coppe. Presidente, conferma questa preoccupazione?
“L’Italia è uno dei grandi paese calcistici europei e il suo campionato ha una valenza essenziale, è visto da molti sportivi anche al di fuori dei suoi confini. Assoluta priorità alla salute pubblica, ci mancherebbe, ma come tutti gli altri settori anche noi abbiamo il dovere di ripartire rispettando gli impegni che ci siamo assunti”.

La quarantena obbligatoria di due settimane anche per i contatti stretti del contagiato è un ostacolo solo italiano? In che modo si regola l’Europa e che ruolo può avere la UEFA?
“Rispetto le decisioni delle autorità scientifiche, hanno la grande responsabilità di difendere la salute delle persone. Quel che succede in caso di positività dei calciatori è il passaggio fondamentale per la continuità delle competizioni. Io non ho alcuna competenza in materia, ma vedo che in alcuni Paesi, come la Germania, le soluzioni adottate sono più mirate e funzionali al prosieguo dell’attività, non alla sua improvvisa interruzione”.

L’assenza del pubblico segnerà la ripartenza dei prossimi campionati.
“Temo che per un certo periodo non sarà possibile far entrare il pubblico negli stadi. Spero che si tratti di una parentesi non troppo lunga, dopodiché rivedremo finalmente gli impianti pieni di appassionati entusiasti”.

(Intervista di Ivan Zazzaroni)

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