Tammy Abraham ha realizzato il suo ultimo gol all’Olimpico a marzo 2022
Dalla Fiorentina alla Fiorentina sono passati 511 giorni. Il 22 agosto 2021, infatti, la Roma di Mourinho faceva il suo “vernissage” in campionato all’Olimpico contro i viola, che oggi saranno di nuovo gli avversari chiamati ad ostacolare la rincorsa giallorossa alla zona Champions Ma che cosa è successo in questi quasi diciassette mesi di passione? Innanzitutto la Roma è tornata a vincere un trofeo, cosa che mancava dal 2008.
La Conference League, per i tifosi, è servita a lenire il mancato approdo in zona Champions, tant’è vero che la passione si è risvegliata fino ad arrivare a quella serie di “sold out” consecutivi dell’Olimpico che i “soli” 60.000 di mercoledì scorso in Coppa ha interrotto per modo di dire, visto che anche stasera lo stadio sarà esaurito. Di sicuro, però, è mancata quella Grande Bellezza che invece il Napoli è riuscito a esprimere. La squadra giallorossa, nella gestione Mourinho, ha vinto 23 volte con un solo gol di scarto e 25 volte ha chiuso le partite senza gol al passivo. Non è un caso, perciò, che in questa stagione, sulle 32 reti complessive segnate, ben 14 – cioè il 43,8% siano arrivate da palla inattiva.
Se sulla carta la Fiorentina di Italiano è una formazione in grado di mettere in apprensione la difesa giallorossa, priva oggi anche dello squalificato Ibanez, la difesa viola lascia spazi, che potrebbero aiutare la resurrezione di Abraham e Zaniolo. «Sarà una gara difficilissima», dice infatti il tecnico viola Italiano. Proprio contro la Fiorentina, un anno e mezzo fa, a indirizzare il match fu il centravanti inglese, procurando l’espulsione del portiere Dragowski. Vinse la Roma 3-1 senza che i viola sfigurassero, mentre Abraham, pur non segnando, conquistò tutti, fino ad arrivare a chiudere la sua prima stagione italiana con 27 gol. Sembra incredibile, perciò, che Tammy non segni in campionato all’Olimpico dal marzo scorso, quando aveva realizzato una doppietta alla Lazio. Un digiuno troppo lungo, anche se mai come quello di Zaniolo, a cui il gol casalingo in Serie A addirittura latita dal novembre 2019. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
