Quando manca l’inglese la Roma non gira. E rimane ancora da definire il rinnovo di contratto
È arrivata allo Zini di Cremona la sesta sconfitta stagionale della Roma di José Mourinho. Contro la formazione grigiorossa un’illustre assenza nel reparto arretrato romanista non è passata inosservata: stiamo parlando di Chris Smalling. L’inglese, squalificato, ha seguito da casa la sfida dello Zini, pronto e concentrato per tornare a guidare i compagni già nella sfida di domenica sera contro la Juventus. Cosa avrebbe dato in più l’ex centrale del Manchester Utd contro Okereke e Ciofani? Lecito domandarselo, ma sono i numeri a condurre Mourinho e il club ad un’attenta valutazione.
Dopo aver visto la sfida contro i grigiorossi di Ballardini e analizzato i numeri della Roma quando non può contare sul valore e l’esperienza dell’inglese, la logica conseguenza è quella di pensare al futuro. Un rinnovo ancora in ballo, una proposta, quella presentata dal club giallorosso, che non ha ancora convinto del tutto Smalling, non aiutandolo a sciogliere le sue riserve e a firmare con tutta la convinzione del mondo il nuovo contratto. Ma il messaggio lanciato al gm Pinto, prima della gara contro il Salisburgo, induce all’ottimismo: «Sono molto fiducioso. Ora sono concentrato sui traguardi che abbiamo per questa stagione, è vero che ho un’opzione anche per il prossimo anno ma spero di riuscire a rimanere qui anche oltre alla prossima stagione». L’input è chiaro: la volontà comune c’è, manca ancora la quadra economica. Lo scrive Il Romanista.