Durante il Social Football Summit allo stadio Olimpico, oltre a Florent Ghisolfi è intervenuto anche Lorenzo Vitali. Diversi i temi affrontati dal dirigente giallorosso: dal ritorno di Claudio Ranieri al nuovo stadio della Roma, di seguito tutte le sue dichiarazioni.
Il progetto stadio.
“Sono stato dentro questo progetto dal giorno 1. Siamo sempre stati fianco a fianco con il comune. Posso dirvi che dal general manager del sindaco fino ai progettisti sono stati tutti di grande supporto per questo progetto. Dobbiamo assolutamente approfittare di questa opportunità per l’impegno ed il fantastico lavoro che stanno facendo. Dobbiamo tenere conto delle aspettattive di questo progetto. Non c’è uno stadio nuovo in Italia che è al punto del nostro con la Roma. Sto parlando di cose costruite da 0. Ovviamente è complicato con un progetto ambizioso. Stiamo lavorando giorno dopo giorno e sappiamo che svolteremo presto perchè il progetto definitivo è stato sottoposto al comune. Siamo alla fine di un percorso burocratico molto difficile. Lo stadio è il risultato di sessioni di progettualità privata. Le abbiamo portata avanti con i nostri archietti. Sarà qualcosa di monumentale e romano. Se doveste costruirlo in un’altra città non funzionerebbe. Siamo orgogliosi del progetto e del supporto che abbiamo ricevuto. Siamo pronti per fare la nostra parte. Sarà l’edifico privato costruito in Italia dal secondo dopoguerra. Andremo avanti h24 sette giorni su sette. Sarà un parco, la curva sud più grande del mondo ed il suo sarà meraviglioso. L’acustica sarà migliorata e stiamo lavorando su molti fronti. I romanisti hanno sentito troppe volte sulla costruzione dello stadio ma con i Friedkin diventerà realtà”.
Di cosa parliamo adesso? Parliamo di Ranieri?
“Io penso che si parla di internazionalità della Roma, lui è l’uomo giusto. Noi siamo il club che porta il nome dell’impero più lungo mai sentito della storia. Dobbiamo pensare in modo internazionale per l’importanza del nome che abbiamo. Questo Ranieri che lo sta spiegando fin dal primo giorno. Lui è un vero e proprio maestro. La Roma si sta impegnando per migliorare la sua internazionalità e l’obiettivo è che la famiglia Friedkin sta portando avanti questo in molti settori. Nella AS Roma abbiamo creato un link con il mondo saudita di carattere economico con lo sponsor principale. Stiamo anche cercando di collegare il nome Roma con marchi locali che hanno uno spirito internazionale come TIM, Fendi e altri sfruttando anche Ranieri”.
Quali sono le misure adottate per gli infortuni?
“Se vogliamo partecipare a tutte le competizioni aumentano le partite. I diritti TV sono fondamentali per le squadre e questi arrivano con le partite che si giocano. Bisogna trovare bilanciamento tra questo e la salute dei calciatori. Questo lo dico anche per l’esperienza di legale e in questo il nostro dipartimento sta facendo un grande lavoro”.
All’inizio di una stagione cosa bisogna fare per essere pronti anche a momenti difficili come questi?
“Da un punto di vista aziendale stiamo prendendo azioni dal punto di vista del rischio e i club di social football sono sempre più pronti a questi momenti”.
Ranieri?
“I tifosi lo amano molto. Sarebbe impossibile essere qui senza parlare della Roma. Questo grande amore è qualcosa che debba essere preservato. Queste persone sono una ricchezza per noi. Ci trasmettono molta forza. Sotto la guida di Ranieri spero che saremo in grado di ritornare sul binario giusto”.
