La battaglia per l’area di Pietralata, destinata a ospitare il nuovo stadio della Roma, si arricchisce di un nuovo capitolo. Diverse associazioni ambientaliste, tra cui Schierarsi (fondata dall’ex pentastellato Alessandro Di Battista), hanno messo in atto una forma di protesta singolare: la piantumazione di alberi nella zona dove dovrebbe sorgere l’impianto giallorosso.
L’iniziativa, denominata “Il bosco di Pietralata contrattacca”, ha visto la piantumazione di lecci, frassini, olmi e bagolari “autoprodotti in tre anni e di genoma romanissimo”. L’azione è stata rivendicata anche da Anonima Forestazioni, associazione impegnata nella creazione di vivai e nella tutela ambientale, che ha risposto all’appello di comitati locali contrari alla costruzione dello stadio.
Tra le realtà coinvolte figurano anche Fridays for Future Roma, Sì parco No stadio, Arci Pietralata, Potere al Popolo, Donne de Borgata ed Ecoresistenze. L’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, insieme ad altri esponenti della passata amministrazione M5S, ha espresso il proprio sostegno alla raccolta firme per bloccare il progetto.
Al centro dello scontro c’è lo status del bosco di Pietralata. Secondo le perizie prodotte dal Comune di Roma, l’area non sarebbe vincolata, ma alcune relazioni agronomiche contestano questa versione, sostenendo che il bosco meriti una tutela speciale. La protesta arriva proprio mentre la Roma è impegnata nelle ultime fasi del percorso burocratico, con la ripresa degli scavi archeologici propedeutici alla realizzazione del progetto definitivo, atteso per la primavera 2024.
Lo riporta La Repubblica.
