Prandelli: “Il quarto posto lo merita il Bologna. Ranieri ha fatto un ottimo lavoro”

L'ex ct della Nazionale: "L'allenatore della Roma ha avuto il merito di mettere ogni giocatore nel proprio ruolo"

Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale, ha rilasciato una recente intervista in cui ha parlato della corsa al quarto posto, ancora apertissima e con ben cinque squadre in gioco. Ecco le sue parole.

Cinque squadre ha detto: anche la Fiorentina?
“Perché no? Fino a domenica era in corsa, la sconfitta con la Roma è stata un po’ sfortunata, può crederci. L’Atalanta mi sembra ormai irraggiungibile. Comunque, un bel messaggio per il calcio: il movimento è ripartito. Peccato per una stanchezza che affiora qui e là: prima o poi si dovrà rivedere qualcosa”.

Nel campionato intende?
“Qualche partita in meno non farebbe male. S’immagina l’Inter un po’ più riposata contro il Barcellona?”.

Le altre sono già fuori dalle coppe, cominciando dalla Juve che non può permettersi un anno senza Champions…
“Capisco che economicamente sarebbe un dramma, anche perché era l’obiettivo minimo. Può ancora farcela. Però, onestamente, quella che merita il quarto posto è il Bologna”.

La migliore?
“Ha un bel gioco con un sistema nuovo, ha valorizzato interpreti, è offensiva e spettacolare, ha continuità. Non era scontato. E cosa dire della Roma di Ranieri che non si ferma più? E della Lazio che fuori casa vince spesso? Il calcio è bello anche perché è crudele: ce la farà una soltanto”.

La nuova Juve di Tudor come le sembra?
“Non è facile confrontare gli allenatori. Vedo però un paio di cose: più unità di squadra, infatti il carattere ora è collettivo e non più soltanto individuale, e una formazione con sei/sette che non cambiano mai. A volte però ci si dimentica che Thiago era così anche al Bologna”.

Dov’è l’errore?
“Non è solo questione di Thiago, è che oggi stiamo sopravvalutando la modernità a scapito del buon senso. Visto che cosa ha fatto Ranieri?” 

Prego…
“Ha messo la gente nel suo ruolo. Ha individuato i due bravi a dribblare, i tre che vedevano la porta, e ha incaricato gli altri di correre e passare la palla. Poi ci ha messo organizzazione e tempi di gioco, ha fatto il gestore e il “difensore” del gruppo. Non è possibile che dopo due partite si dica che un allenatore ha già il “suo” calcio. Pensa che si debba sempre inventare? O essere rigidi su un sistema? Ranieri ha fatto come un maestro delle giovanili”.

Nel senso?
“Nelle giovanili l’allenatore è protagonista solo se non fa danni: deve liberare il talento. Abbiamo amato Barça-Inter non per i sistemi tattici, ma per le meraviglie Yamal. Poi il discorso si amplierebbe: lì valorizzano i giovani talenti, noi li ammazziamo appena nascono… Non pensa che tra i nostri giovani ce ne siano tanti più bravi di stranieri comprati chissà perché?”.

In effetti… Tornando alla Champions: Lazio-Juve è uno spareggio?
“Sarà decisiva solo se la Juve va a vincere. Altrimenti la lotta resta aperta. La Lazio è un po’ meno brillante, le coppe pesano. Ci si dovrà abituare a cambiare sei o sette giocatori quando ci sono due impegni a settimana. Per l’Inter tutte le partite erano decisive, triplete di qua, triplete di là, e ora soffrire un po’”.

Chi vincerà la volata?
“Il Bologna ha un punto in meno e un calendario non facile, ma può farcela. Italiano era bravo, qui è ancora migliorato nella verticalizzazione rispetto alla Fiorentina, dove aveva giocatori per passaggi corti e palleggi. Crea tante occasioni, riparte veloce, con Ferguson centrale ha dato la svolta, e Orsolini è diventato una seconda punta da dieci gol. Meriterebbe la Champions”.

Lo riporta La Gazzetta Dello Sport.

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