Bagno di folla per El Shaarawy
Stephan El Shaarawy presenterà oggi alle 18.30, presso il Nike Store di Via del Corso, quelli che saranno i suoi nuovi scarpini: i “Mercurial Gameover“. Presenti più di 200 tifosi all’esterno della struttura.
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— AS Roma (@OfficialASRoma) 27 febbraio 2019
19:16 – Ancora El Shaarawy: “Io ho cominciato a 4-5 anni in una squadra della mia città, Savona. Ho fatto 6 anni li e poi sono andato a Genoa e ho fatto li il settore giovanile, ho fatto l’esordio in serie a e poi sono passato al Padova prima di finire poi al Milan. Perché mi chiamano il Faraone? Per le mie origini egiziane. La prima volta che mi hanno chiamato così è stata per un’esistenza che ho fatto in Primavera”. Quanto conta il feeling con la scarpa? “Parecchio, io questa la uso da quando avevo 15 anni. È stato un valore aggiunto per me, è una scarpa che andando avanti con gli anni è sempre più leggera”.
Un tifoso mostra a El Shaarawy un tatuaggio con il suo autografo e chiede: cosa avresti fatto se non fossi diventato calciatore?
“Sono arrivato in Serie A presto, ho sempre inseguito il mio sogno e non mi sono mai accorto di essere “arrivato”. Non ho mai pensato ad altro. Ora sto cominciando a pensare a cosa fare dopo”.
19:02 – Nuove dichiarazioni di Stephan El Shaarawy: “Io ho cominciato a 4-5 anni in una squadra della mia città, Savona. Ho fatto 6 anni li e poi sono andato a Genoa e ho fatto li il settore giovanile, ho fatto l’esordio in serie a e poi sono passato al Padova prima di finire poi al Milan. Perché mi chiamano il Faraone? Per le mie origini egiziane. La prima volta che mi hanno chiamato così è stata per un’esistenza che ho fatto in Primavera”
19:00 – Il Faraone risponde alle domande dei tifosi presenti all’interno dello store: “La prima volta che sono entrato è stata una grande emozione. Feci il mio primo gol contro il Frosinone ed è stato molto bello. In quel periodo la Curva non entrava allo stadio ma è stato comunque un momento molto bello. Consigli? Punto tutto sull’umiltà. Ho tanta fame di arrivare, e cerco sempre di avere equilibrio anche quando va male. Non bisogna mai abbattersi, bisogna rimanere umili nonostante il successo. Rimanere sempre con i piedi per terra. È difficile arrivare, ma rimanere a questi livelli è ancora più complicato. Il mio idolo è sempre stato Kakà l’ho stimato come persona e come giocatore. È umile, quando l’ho conosciuto ha confermato di essere una persona di cuore”.
18:30 – Stephan El Shaarawy è arrivato al Roma Store di Via del Corso
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