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Porto-Roma, Totti: “La Champions più importante del derby. Partita da dentro o fuori”

L’ex capitano parla della sfida del do Dragao

Francesco Totti, dirigente giallorosso, ha parlato a Roma Tv del match contro il Porto:

Cosa rispondiamo ai fischi?
E’ sempre il campo che risponde. Quando entri in campo è normale che i tifosi avversari fischino, fa parte del gioco. Partita complicata e difficile, siamo abbastanza concentrati per fare il nostro meglio.

Sulla difesa a tre
Il mister ha preso questa decisione, la rispettiamo e speriamo che sia quella giusta. Oggi partita da dentro o fuori, cercheremo in tutti i modi di mettere in campo tutto quello che abbiamo.

Come superare la serata del derby?
A volte le espressioni dicono tutto. Normale che quando perdi un derby così in testa passa qualsiasi cosa. Dobbiamo accantonarlo, loro sono stati più bravi in quella partita, ora noi abbiamo la partita di Champions che è molto più importante del derby.

Come si gestisce una gara in vantaggio?
Abbiamo due risultati su tre, ma quando hai questo vantaggio a volte può essere negativo. Dobbiamo pensare a fare la partita senza aspettar l’avversario, cercare di fare gol il prima possibile. E poi se non prendiamo gol passiamo il turno, anche se è facile da dire.

Hai dato qualche consiglio?
In queste gare i consigli non servono, perché sono partite troppo importanti e belle da giocare. Già esserci è una grande soddisfazione per tutti i giocatori.

TOTTI A SKY

Di Francesco lo conosci bene, quanto può pesare nella sua testa questo senso di incertezza? Può essere una motivazione in più per la squadra?
Penso che la squadra sia tutta con il mister. Cercheranno di imporre il proprio gioco, oggi vogliamo una squadra forte, competitiva e cattiva sotto tutti i punti di vista. Il mister ha messo in campo la squadra migliore con giocatori che possono fare una grande partita.

Te l’aspettavi la difesa a 3? Fazio?
Fazio ha avuto un piccolo risentimento al flessore dopo il derby e abbiamo ritenuto di non rischiarlo. Abbiamo cercato di mettere la squadra nelle migliori condizioni. Durante la partita cercherà di cambiare il modulo come vorrà lui.

Ci si aspettavano gli stessi uomini della partita d’andata. Zaniolo non lo vediamo tanto in quella posizione
Di dubbi ce ne saranno sempre, ma oggi è una gara decisiva, per noi, per la Roma e per la città. Oggi conta solo Roma come ha detto il mister. Il mister ha un’adrenalina che nessuno può avere, io lo so perché lo conosco e lo vivo. So come sta affrontando la partita e gli daremo il massimo sostegno possibile, sperando che la squadra possa dargli una grande forza.

Si soffre di più in tribuna
In campo mi esprimevo diversamente, in tribuna non puoi fare niente. Stai fermo, vorresti fare qualcosa ma non puoi. Adesso ho capito perché tutti fanno gli allenatori in tribuna (ride, ndr).

Hai protetto Di Francesco, è un bel modo di fare il tuo ruolo
Io lo difendo non perché sia mio amico, ma perché sono un dirigente della Roma e lui è il mio allenatore. Lo difendo fino alla fine.

TOTTI ALLA RAI

Sembrerebbe in gioco tutto, la panchina di Di Francesco, c’è troppa negatività intorno alla squadra?

Si è parlato quasi più di altro che della partita. La partita viene prima di tutto, partita troppo importante per società, squadra, tifosi e mister. Siamo uniti.

Da queste parti continuano a non gradire il tuo commento sul sorteggio

Il sorteggio è fortunato fino a un certo punto. Io preferivo al porto al Barcellona o al Bayern. Penso anche loro volevano la Roma piuttosto di altre squadre blasonate.

Come commenti la stagione? 

E’ una stagione altalenante ma siamo in corsa per i quarti della Champions, siamo a tre punti dal quarto posto. Abbiamo tante partite a disposizione per raggiungere i nostri obiettivi

Da Capitano ma non più giocatore, cosa dici ai tuoi compagni?

In partite come questa le parole le porta via il vento. Giocarle, sentire la musichetta, sapere che ti porta ai quarti… Le parole non servono, servono fatti.

Lei il più longevo marcatore in Champions, Zaniolo il più giovane italiano. Come lo ha visto?

La sta vivendo abbastanza bene, negli ultimi periodi. Penso però che se ne stia parlando troppo, anche se lui in campo risponde bene con prestazioni positive. Ma da qui a dire che è l’erede di Totti, di Zidane o di chiunque altro, mi sembra troppo. E’ giovane, vedremo dove sarà tra quattro o cinque anni, noi lo tuteleremo.

La Roma passa col cuore o col veleno?

Oggi serve tutto, sono partite diverse. La squadra è forte e sa che è una partita diversa da tutte le altre

 

 

 

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