“Rischio inquinamento probatorio e pericolo di recidiva”
L’ex presidente dell’Assemblea capitolina arrestato lo scorso 20 marzo per corruzione resterà in carcere. Il tribunale del Riesame di Roma ha respinto l’istanza degli avvocati difensori ribadendo il carcere anche per Camillo Mezzacapo, braccio destro di De Vito. Alla base della decisione ci sarebbe: “il rischio di inquinamento probatorio e il pericolo di recidiva”. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.