Nella mattinata di ieri sono circolati alcuni file audio in cui De Rossi spiega il trattamento ricevuto dalla Roma al momento di discutere del rinnovo
Il caso De Rossi sembra non avere mai fine: dopo il martedì amaro, giorno della notizia, e il mercoledì furioso, che ha visto i tifosi scendere in piazza a Trigoria per avere spiegazioni, ieri è stato il giorno delle verità, o almeno di quelle che sembrano essere le verità, con la voce di De Rossi stesso a spiegarle. In mattinata sono infatti comparsi sul web diversi file audio di una chat di Whatsapp, in cui il capitano giallorosso spiega esattamente come sarebbero andate le cose: nell’audio De Rossi spiega che avrebbe accettato un contratto a gettone, 100 mila euro a partita, in modo che il suo stipendio sarebbe stato direttamente proporzionale alle partite giocate. L’ad Fienga avrebbe confessato che quella era anche la sua idea e che avrebbe voluto inserire anche dei bonus. In un secondo momento Fienga ha richiamato lo stesso De Rossi, dicendo che Pallotta aveva autorizzato la soluzione del contratto a gettone. A quel punto Daniele è sbottato, risentito dal silenzio della società durato per un anno. Il club ha ascoltato gli audio e dato una versione diversa dei fatti. Negli ultimi mesi De Rossi avrebbe incontrato tre volte la Roma, che lo avrebbe informato delle idee su un progetto giovani che includeva la necessità di alzare l’intensità del lavoro. Nessuno gli ha proposto un contratto a gettone – secondo il club – e nell’ultimo colloquio di lunedì il discorso si sarebbe spostato sulla possibilità di giocare negli Stati Uniti.