In corso il continuo dibattito su come cambiare la Champions League nel triennio 2021-24
Il presidente dell’ECA, Andrea Agnelli, ha parlato a margine dell’assemblea generale tenutasi a Malta in cui si discute della riforma della Champions League: “Abbiamo una visione europea collettiva, ognuno di noi viene da un paese diverso, con una lega diversa, con diverse questioni e opportunità. Ma cerchiamo di trovare risposte che tengano conto del calcio europeo nel suo complesso, non dei singoli mercati“. Nel suo intervento il patron della Juventus ha difeso la proposta avanzata con l’Uefa: “Questa riforma non riguarda in realtà i grandi club: questa riforma riguarda l’Europa. Ciò che è stato davvero deludente finora è che il dibattito è stato guidato dai rappresentanti dei cinque grandi campionati: lo considero un protezionismo dei grandi campionati di fronte al resto del calcio europeo. Se vogliamo trovare soluzioni per il bene del calcio europeo dobbiamo fare un passo indietro e un gradino sopra, e provare a vedere le cose da un livello diverso. Noi tedeschi, dobbiamo pensare: quali sono i problemi del polacco? Noi italiani, dobbiamo pensare: quali sono i problemi dei greci? Noi francesi, dobbiamo pensare: quali sono i problemi dei belgi? Per quanto mi riguarda, per quanto riguarda l’Eca, oggi è l’inizio del processo di consultazione. C’è molto da discutere e molto tempo da dedicare a questo. Voglio assicurarvi che insieme troveremo soluzioni nell’interesse del calcio europeo“.
Alla riunione ha partecipato anche Mauro Baldissoni, vice presidente esecutivo della Roma.