L’ex ds del Torino ha parlato del dirigente giallorosso
Intervenuto sulle frequenze di Teleradiostereo, Rino Foschi, ex direttore sportivo tra le altre di Torino e Palermo, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Lei conosce molto bene Petrachi: che ricordo e che considerazione ha dell’attuale DS giallorosso?
“Eccezionale. Il momento della Roma è normale, possono esserci dei problemi nel mercato, ce li ha Paratici, ce li ha Marotta e ce li ha Petrachi. Quando è arrivato a Torino con me, sapevo fosse bravo e lo ha confermato sul campo, non era facile in quell’ambiente. Ha dimostrato di essere all’altezza della Serie A, è un ragazzo serio. Roma non è una piazza semplice, c’è passione, lui ha già fatto cose importanti, nonostante ci siano tante pressioni. A Torino era stimatissimo, lui ha scelto la Roma conoscendo queste problematiche”.
Forse il suo merito è stato quello di vendere i giocatori in esubero di Monchi?
“Ha fatto bene, adesso c’è qualche intoppo nelle uscite, è normale. Non è facile condividere le cose con Baldini, bisogna avere il carattere giusto, in questo momento Gianluca si è costruito una strada importantissima. Non lo dovete criticare, sono convinto che alla Roma c’era da fare un grande lavoro e lui ha avuto la forza di fare questo lavoro in una piazza tosta. Siamo solo a metà percorso”.
Un colpo della Roma che l’ha convinta e che l’ha lasciata perplessa?
“Mi aspetto un grande Pellegrini, sono convinto sia un giocatore forte, può giocare in più ruoli. Mi dispiace che De Rossi e Totti siano andati via, ma non bisogna andare troppo nel passato. Ripeto, Roma è una piazza difficile, è esigente, Petrachi è arrivato un mese fa e non ne posso parlar male. Non possiamo pretendere tutto subito dalla Roma, bisogna aspettare e avere tanta pazienza. La stampa poi è una parte importante, integrante della squadra, siete anche voi che doverete dare una mano, più sereni, aiutare il club. Per arrivare ad un traguardo, bisogna fare un percorso di crescita”.
Tema Icardi: le è mai capitato in carriera di doversi confrontare con un caso cosi spinoso?
“I dirigenti sono il finale di una gestione sbagliata, determinati giocatori non possono essere gestiti dagli ultimi arrivati: queste persone sono il male del calcio. Sicuramente l’Inter ha fatto quello che doveva fare, ci sono campioni che fanno gruppo e campioni che rompono il gruppo. I ricatti non ci devono essere più, non è una questione semplice, l’Inter credo che stia dando l’esempio di professionalità”.
Non crede che la Juve sia in difficoltà con le cessioni?
“Non è una situazione facile, è cambiato l’allenatore, è cambiato il progetto tecnico, ci sono giocatori che con Allegri erano determinanti, con Sarri un po’ meno, ma sono sicuro che una soluzione si troverà”.
Fair-play finanziario.
“E’ un argomento delicato, ci vorrebbe un’intera serata per spiegarlo e andare a fondo della questione. Sarei scorbutico, non posso rispondere e dire delle robe che non penso”.
La squadra che più la stuzzica?
“Sarebbe facile dire l’Inter, il Napoli deve fare qualcosa di più. Non è facile per la Juventus, non sarà semplice vincere di nuovo. Certo, se devo scegliere dico la Fiorentina, dove stanno facendo delle operazioni strane per quella piazza lì. Il Bologna purtroppo ha i problemi che conosciamo tutti, il Brescia ha preso Balotelli. Sia davanti che dietro sarà un campionato interessantissimo, è molto più livellato rispetto al recente passato”.