Il vicepresidente esecutivo giallorosso ha parlato ai microfoni di “Sky Sport” al termine dei sorteggi di Europa League
Mauro Baldissoni, vicepresidente della Roma, ha commentato i sorteggi che hanno visto la squadra di Fonseca inserita nel gruppo J con Borussia Monchengladbach, Istanbul Basaksehir e Wolfsberger.
Possiamo parlare di un sorteggio accettabile…
“Le parole che si dicono a fine sorteggio contano poco, parliamo di analisi sulla carta. A pallone si gioca sull’erba. Dobbiamo giocare le partite prima. Partiamo dalla prima urna quindi pensiamo di avere la responsabilità di affrontare il girone per passarlo”.
Quali sono gli obiettivi europei della Roma?
“In generale per un gruppo di professionisti è doveroso affrontare ogni competizioni per arrivare il più avanti possibile, altrimenti non avremmo fatto una semifinale di Champions due anni fa. Il merito e la fortuna diranno cosa riusciremo a conquistare”.
È terminata la fase di assestamento del club?
“La vita normale di ogni squadra nel calcio e anche in altri settori, ci sono sempre cambiamenti per cercare di migliorare, altri voluti e altri per volontà di altri. La Roma non deve mai venire meno alla sua prospettiva, quella di cercare di eccellere e di farlo al meglio delle sue possibilità. Il nuovo staff tecnico si è calato nella parte, sta lavorando benissimo. Il mercato finirà tra poco, vedremo se avremo fatto un buon lavoro dopo una stagione che ci ha delusi”.
Il vostro allenatore è molto aperto. Che novità ha portato?
“L’impatto è stato ottimo, è la sensazione di tutti a partire dai calciatori. Ha dimostrato di avere larghe visioni e si è misurato con altre culture. Ha spessore tecnico e intellettuale alto. C’è un’unità d’intenti rilevabile. Non si può realizzare un prodotto finito in poche settimane, ha bisogno di tempo”.
Come ci arriva Fonseca al derby?
“Diciamo che fortunatamente non ho avuto ancora modo di capire tutti i dettagli e le sfumature che questa partita porta con se. Io lo lascerei con le sue prime preoccupazioni, ovvero le cose di campo. E’ una carica in più e un ‘attenzione in più che i calciatori della Roma sanno di dover mettere a disposizione”.