
Il tecnico lusitano si lascia spaventare dall’avversario, andando in confusione. L’ingresso di Zapata conferma le grandissime qualità dell’Atalanta
Una Roma troppo attenta, troppo “italiana” soccombe per 0-2 all’Olimpico, contro un’Atalanta italianizzata sì, ma bene. La squadra di Gasperini si prende tre punti Champions all’Olimpico, che ormai è diventato un suo feudo: tre vittorie e tre pareggi nelle ultime sei gite a Roma, l’ultima sconfitta risale al 12 aprile 2014, con gol di Taddei, Ljajic e Gervinho.
La Roma sperpera il credito che si era guadagnata domenica scorsa a Bologna, con il gol di Dzeko al 93′ che almeno garantisce una classifica decente che, senza i tre punti del Dall’Ara, sarebbe invece disastrosa. Ma non è solo il risultato a pesare, lo è soprattutto il modo con cui è arrivato. L’Atalanta ha messo in mostra il suo calcio coraggioso e con l’ingresso di Zapata dalla panchina, al quarto d’ora della ripresa, Gasperini ha trovato il finalizzatore di tanta superiorità. Lo riporta il Corriere della Sera.
