Il primo KO stagionale fa male, non tanto per il risultato, quanto per la gestione della squadra. L’ingresso di Zapata spezza la Roma, il castello crolla
La prima sconfitta stagionale arriva, ed è una doccia fredda. Non tanto per il risultato, ma per l’involuzione della squadra, a soli 3 giorni dalla gara di Bologna. Perde Fonseca, e perde male perché il portoghese (forse per eccesso di stupire) cambia uomini, moduli, idee e manda in tilt un gruppo che sembrava aver trovato la quadra. Nel primo tempo la Roma, passata dalla difesa a 4 a quella a 3 in una manciata di minuti, aveva tenuto bene il campo non concedendo quasi nulla all’Atalanta e andando vicina al gol con Dzeko fermato da un ottimo Gollini. Dopo l’uscita di Spinazzola e il passaggio definitivo ai tre centrali, però, il caos è stato totale e Gasperini ne ha approfittato indovinando cambi e strategie. Dentro Zapata, e per la difesa giallorossa è stato il patatrac anche a causa dell’errore macroscopico di Veretout passato in pochi giorni dalle stelle alle stalle. Il passaggio scellerato del francese ha innescato il contropiede di Gomez e permesso a Duvan di spaccare la porta. Poco prima Zaniolo aveva avuto il pallone buono, ma per eccesso di egoismo (o forse per mancanza di visuale) ha fallito il vantaggio permettendo agli ex romanisti Kjaer e Toloi di prendersi le pacche sulle spalle. Lo riporta Leggo.