La società giallorosso dovrà saldare il debito risalente al 2000 per omesso versamento dell’Iva. Respinto il ricorso presentato dal club
E’ arrivata la decisione della Cassazione: la Roma è stata condannata a saldare un debito di imposta di quasi 4 miliardi delle vecchie lire (oltre le sanzioni) per “omesso versamento dell’Iva” sui compensi ricevuti, nell’anno 2000, dalle altre società di calcio per le partite giocate in trasferta.
Il ricorso della società giallorossa è stato respinto in quanto l’esborso, derivando dalla vendita dei biglietti, non può essere considerato a carattere mutualistico, com’era la tesi difensiva della Roma. Lo riporta Il Sole 24 Ore.