L’inglese ha già comunicato al Manchester United la volontà di rimanere alla Roma
Una delle note più liete della stagione della Roma è la nuova coppia centrale della difesa formata da Smalling e Mancini, due calciatori entrati alla perfezione nel sistema tattico di Fonseca. Se il classe ’96 è legato ai giallorossi fino al 2024, i dirigenti della società guidata da Pallotta si stanno invece muovendo da settimane per assicurarsi a titolo definitivo Smalling, arrivato in prestito per 3 milioni dal Manchester United negli ultimi giorni del mercato estivo dopo che non era stato neanche convocato da Solskjaer nei primi tre match della Premier.
Il gigante inglese ha convinto il ds Petrachi ad iniziare una trattativa per farlo restare nella Capitale anche nelle prossime stagioni. Smalling ha già comunicato ai Red Devils l’intenzione di proseguire l’esperienza alla Roma e sta facendo pressione affinché venga accettata la nuova offerta presentata dai giallorossi. La prima proposta di Petrachi si era fermata ad una decina di milioni compresi bonus, ma una volta incassata la piena disponibilità a rimanere da parte del giocatore (la sua volontà era comunque chiara da tempo) il dirigente leccese ha alzato l’asticella fino a 15 milioni totali, che andando a sommarsi a quanto pagato in estate si avvicina sensibilmente alla richiesta di 20 milioni formulata dallo United già ad agosto e ribadita nei colloqui più recenti.
In questo periodo con gli agenti del giocatore si sono fatte avanti diverse squadre, tra cui l’Inter e soprattutto il Milan: ogni tentativo di inserimento è stato però respinto al mittente. Petrachi ha apprezzato lo sforzo di Smalling, che per venire in Italia si è ridotto a poco più di 3 milioni lo stipendio che percepiva al Manchester, una cifra che superava i 4,5 milioni annui ed ha preparato per lui un contratto di lunga durata: la Roma non potrà di certo riconoscergli lo stesso stipendio che aveva in Premier, ma farà comunque uno sforzo importante. Lo scrive Il Tempo.