Pallotta e Friedkin hanno trovato l’accordo per il passaggio di proprietà del club giallorosso
“La negoziazione è in una fase caldissima, stavolta ci siamo”. Da oggi, ogni giorno è buono per la cessione della Roma. Ed entro martedì, cioè il 31 dicembre. Ecco spiegata quella che, da qualche ora, è la frase più gettonata nella Capitale. Perché, anche se c’è chi fa gli scongiuri ricordando che meno di due settimane fa l’affare ha rischiato di evaporare (qualcuno, tra i protagonisti, garantisce che fosse addirittura saltato), la soluzione e quindi l’accordo, con la valutazione di 780 milioni, sono stati trovati proprio durante le feste di Natale. Dan Friedkin e James Pallotta, dopo lo stallo e soprattutto il braccio di ferro di inizio dicembre, sono dunque vicini a stringersi la mano per il passaggio di proprietà: il club giallorosso, pure restando di proprietà Usa, cambia l’azionista di maggioranza. Lo riporta “Il Messaggero”.
Non c’è stata la necessità di incontrarsi. La trattativa è ripartita lunedì 23 dicembre. E non in Italia. A Londra gli advisor, con Jp Morgan impegnato a strutturare la nuova offerta del tycoon. Che si è collegato da Los Angeles, dove si è fermato negli ultimi giorni. E da Boston, poi, è arrivato il via libera a preparare la documentazione definitiva. La Capitale, anche se l’attività della squadra è sospesa fino a domani per la sosta del campionato e Trigoria quindi più o meno deserta, non è stata però tagliata fuori dalla questione. Il ceo Guido Fienga, del resto, è stato da sempre al centro della negoziazione da sempre. Pallotta lo ha coinvolto già da qualche mese e, ovviamente, lo ha aggiornato su ogni sviluppi.
Pallotta e Friedkin hanno deciso di non inserire nell’affare l’eventuale costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle, non avendo ricevuto la società giallorossa ancora l’ufficialità per il via ai lavori dal Campidoglio. Entro metà gennaio il magnate ceco Frank Vitek dovrebbe acquistare i terreni da Eurnova. E a quel punto il nuovo proprietario avrà la certezza di poter avere l’interlocutore giusto per andare a dama. E saldare, dunque, il bostoniano che ha già anticipato 80 milioni.