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Perez: “Voglio diventare un giocatore importante della Roma”. Villar e Ibanez: “Siamo pronti”

La conferenza stampa di presentazione dei tre nuovi innesti

Alle 14:15, presso la sala stampa di Trigoria, Carles Perez, Roger Ibanez e Gonzalo Villar hanno risposto alle domande dei cronisti nella loro conferenza stampa di presentazione.

 

Carles Perez

Hai già notato differenze nelle marcature con la Liga?
“Sì è vero. Ne avevo già parlato al telefono con Fonseca e l’ho vista nella prima partita. C’è più aggressività ed ho trovato difficoltà, già ora le cose vanno meglio”.

L’arrivo alla Roma è un punto di arrivo o nella tua testa c’è già quello di tornare al Barcellona?
“Se ho deciso di venire alla Roma è perché voglio crescere e diventare importante qui. Il Barcellona è il passato, la Roma è il presente. Ho firmato un contratto di 4 anni e mezzo e farò di tutto per crescere qui”.

Che percezione avevi della Roma dalla Spagna? Cosa ti ha convinto a venire qui?
“Ho sempre visto la Roma come un grande club. La chiacchierata col mister, la fiducia e le spiegazioni sono state decisive. Sono felice di essere qui, sono uscito da un grande club ma sono arrivato in uno altrettanto grande”.

Il passaggio dall’Italia alla Spagna è stato molto forte. Già sapevate o vi ha colto di sorpresa?
“Io vengo dal Barcellona, un grande club così come questo. E’ un passo in avanti della mia carriera, esco da una zona di confort, cambiando paese e cultura. E’ una sfida importante. Quando si cambia squadra non ti regala niente nessuno, non parti titolare. Devi lavorare e sudare per guadagnare il posto”.

 

Gonzalo Villar

Come procede l’ambientamento alla Roma?
“Vorrei ringraziarvi per l’accoglienza che abbiamo ricevuto, del direttore sportivo, dell’allenatore e dei compagni. L’ambientamento procede bene ed ho molta voglia di lavorare”.

Dove pensi di poter giocare meglio? Puoi sostituire Diawara?
“Diawara è un grande calciatori e siamo dispiaciuti del suo infortunio, speriamo di vederlo presto. Mi sento più a mio agio col numero 8 con un mediano difensivo accanto. Ho giocato anche mezzala e sono pronto a giocare in qualsiasi posizione del centrocampo quando il mister mi chiederà di giocare”.

Ti senti pronto per questa avventura?
“La pressione c’è in una piazza come Roma, ma in ogni grande club. Noi siamo pronti a questa pressione ed è giusto che chi non la regge si dedichi ad altro”.

Il tuo ex allenatore ha detto che hai perso due kg per lo stress. Puoi spiegarci meglio?
“Sì è vero. Nel periodo dal 20 al 30 di gennaio sono stati giorni frenetici, è stato tutto un po’ strano. Molto è dipeso dalla mia voglia di venire alla Roma e che non si riusciva a chiudere, per fortuna tutto è andato bene. Ho recuperato la serenità e sono tornato alla mia vita”.

Il passaggio dall’Italia alla Spagna è stato molto forte. Già sapevate o vi ha colto di sorpresa?
“Io venivo da una squadra in seconda divisione e lui dal Barcellona. Il salto per me è grande, sono pronto a dimostrare il mio valore. Stiamo cercando casa e ci stiamo ambientando. Abbiamo giocato pochi minuti, io solamente nella prima. Ora sta a noi lavorare duro per dimostrare di essere giocatori importanti per la squadra. Dobbiamo lavorare duro, essere scrupolosi e vivere il calcio come deve fare un professionista”.

 

Roger Ibanez

Quali sono le tue caratteristiche? Che tipo di giocatore sei?
“Ho velocità, mi piace avere la palla tra i piedi. Sono solamente parole, perché spetterà a me sul campo dimostrare quello che sono”.

Hai un suggerimento da dare al mister per poter far bene contro l’Atalanta sabato?
“L’Atalanta la conosco bene, sono stato lì un anno. Non ho avuto modo di parlare del mister, ma fino ad ora ci ha spiegato delle cose e mi trova d’accordo. E’ una partita difficile, uno scontro diretto e ci stiamo preparando”.

Ti senti pronto per questa avventura?
“Siamo tutti e tre punti per fare il meglio della squadra e pronti per giocare”.

Ci sono 6 centrali alla Roma. Preoccupato di trovare poco spazio?
“So che c’è molta concorrenza, dovrò lavorare molto. Potrò ritagliarmi e conquistare uno spazio, non solamente da qui a giugno ma anche oltre, sono sicuro che potrò”.

Negli ultimi anni i giocatori hanno dato l’impressione di non conoscere il passato della Roma. Avete già pensato ad un ex giocatore della Roma nel vostro ruolo?
“Io penso di poter parlare a nome di tutti e tre. Conosciamo la storia del club da prima di firmare, la sua storia. Rispetto ai campioni del passato: ciascuno ha la propria identità, siamo qui per fare il nostro meglio per ambientarci il prima possibile. Sappiamo che la storia di questo club è grande”.

Ieri siete andati a pranzo insieme. Non ti chiedo cosa vi siete detti, ma come hai visto il gruppo?
“Sì è vero, al termine dell’allenamento siamo andati a pranzo tutti insieme. E’ un bel gruppo, eccezionale. Ci hanno accolto benissimo, ci sentiamo già legati. Sono occasioni per unirci e già siamo concentrati sulla prossima partita”.

 

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