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Antonucci: “Anche in Portogallo la situazione non è semplice. Futuro? Voglio crescere e diventare importante per la Roma”

Il giallorosso, in prestito in Portogallo: “Io come altri miei compagni di squadra arrivati al Vitoria nel mercato di gennaio siamo bloccati in hotel. Il resto è tutto chiuso”

Nella finestra invernale del calciomercato Mirko Antonucci ha salutato la Capitale per approdare in Portogallo, al Vitoria Setubal. Dalla terra lusitana il prodotto del vivaio giallorosso parla a Tuttomercatoweb dell’emergenza coronavirus fuori dal paese e della sua esperienza nel nuovo club.

Per tutto quello che è accaduto nelle ultime settimane in Italia e in Europa sembra una notizia di secoli fa quella del suo approdo in Portogallo. Invece sono trascorsi più di due mesi e nel frattempo il Vecchio Continente è stato sconvolto dalla pandemia di Coronavirus. Prima le cose più serie: qual è la situazione che si sta vivendo in Portogallo?
“Anche qui, come in Italia, la situazione non è semplice. Anzi. Io come altri miei compagni di squadra arrivati al Vitoria nel mercato di gennaio siamo bloccati in hotel. Il resto è tutto chiuso”.

Come trascorre la sua quotidianità?
“Mi alleno, tutti i giorni. L’idea è quella di fare il massimo per quella che è la situazione attuale. Per il resto mi dedico a Playstation e qualche chiamata con parenti e amici. Cerco, come tutti di trascorrere il tempo in qualche modo”.

Facendo un piccolo passo indietro, legato al rettangolo verde, quali sono state le motivazioni che hanno portato a scegliere il Vitoria Setubal?
“Ho parlato di questa possibilità con mister Fonseca e mi aveva dato input positivi per quella che è una esperienza diversa e nuova. Prima di accettare, poi, ho parlato anche con Julio Velazquez, il tecnico del Vitoria, e mi è piaciuto ciò che mi ha trasmesso”.

Le prime impressioni sul calcio portoghese?
“Ho notato, da subito, un livello tecnico buono. Ci sono 4/5 squadre come Benfica, Porto, Sporting Lisbona e Braga che sono molto preparate, con giocatori di prima fascia”.

Dal Portogallo all’Italia: in questi giorni ha sentito qualcuno dei tuoi compagni della Roma? Cosa dicono dell’Italia?
“Ho sentito Nicolò Zaniolo. La situazione è quella che stanno vedendo e vivendo tutti: surreale ma se ci impegniamo, nel nostro piccolo, riusciremo a superarla”.

In un periodo così particolare come quello attuale è difficile pensare al futuro ma l’idea di tornare in giallorosso è sempre lì. Con Fonseca che ha dimostrato di tenerla in grande considerazione.
“Assolutamente sì. L’idea è di continuare a crescere e diventare un giocatore importante anche per la Roma”.

Ultima domanda su un altro giallorosso in prestito all’estero come te: Alessandro Florenzi. Quanto è strano non vederlo con la maglia della Roma? Pensi di ritrovarlo a Trigoria il prossimo anno?
“Sì effettivamente mi sembra strano vederlo indossare un’altra maglia. Alessandro nello spogliatoio era un leader ed ha sempre dato tanto alla Roma. Sulla prossima stagione non so cosa potrà accadere, ma sicuramente lo spero. È uno dei compagni a cui sono più legato e mi ha aiutato tanto a crescere”.

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