Protagonista assoluto sui social, Totti è sempre al centro dell’attenzione mediatica
“Non bisogna essere uno psicologo per capire quanto manchi il calcio a Totti, il campo, lo spogliatoio, il ritiro, i compagni, la squadra, i riti della partita, l’ansia e la gioia di quella vita: in una sola parola, la Roma” scrive Fabrizio Bocca su “La Repubblica”.
“Non ha mai fatto un’altra vita, Francesco Totti, c’è sempre stato un allenatore, un gruppo e uno stadio dove andare.
Il suo passaggio traumatico da calciatore a dirigente non si è mai completato e ormai a 43 anni avrebbe dovuto farsene una ragione, ma a Trigoria, bisogna riconoscerlo allargarono tutti per bene i gomiti per occupare più spazio possibile non appena si presentò in giacca e cravatta anziché in tuta”.
“Ma là dove c’era erba, ora c’è Instagram. Pur non potendo contare su un nuovo padrone, pur non potendo, per orgoglio nei confronti di James Pallotta, tornare indietro, inconsciamente Francesco sta cercando di trovare la forza per non stare fuori dal cancello di Trigoria ad aspettare chissà cosa e quale vita. Ma piuttosto scendere e suonare il campanello: “Aprite, sono Francesco, sono tornato”.