Lo spagnolo ad un punto di svolta nella sua avventura romanista
C’erano una volta Szczesny e Alisson. Luciano Spalletti nella stagione 2016-17, si è potuto permettere addirittura il lusso di usarne uno per il campionato e uno per le coppe. Poi è toccato a Olsen, che ha abdicato dopo una sola stagione. Al suo posto è arrivato lo spagnolo Pau Lopez, pagato nel complesso circa 30 milioni, che fanno di lui il portiere più pagato della storia romanista.
L’ex Betis si è infortunato alla ripresa degli allenamenti post-lockdown ed è rientrato il 5 luglio a Napoli, disputando un ottima gara, che gli ha consentito di essere confermato contro il Parma. Per questo al momento della lettura della formazione anti-Brescia, sabato scorso, la sorpresa è stata nel vedere tra i pali di nuovo Antonio Mirante.
La spiegazione di Fonseca è stata questa: “Pau è stato infortunato molto tempo. Ha fatto due partite consecutive e non vogliamo rischiare in questo momento, anche perché Antonio è un ottimo portiere e ha fatto sempre bene“. Difficile capire a quali rischi facesse riferimento il tecnico. Se Pau, che ha avuto una microfrattura e non un problema muscolare, è stato in grado di giocare contro il Napoli e il Parma, perché dovrebbe essere preservato? Se domani contro il Verona dovesse rimanere fuori, sarebbe lecito porsi delle domande sul futuro, con il giocatore che piace a diverse squadre di Premier. Lo scrive “Il Corriere della Sera”.