Giallorossi fermati sullo 0-0 in casa del Verona: si attende di sciogliere il nodo centravanti
Centravanti sull’orlo della crisi di nervi. Il debutto dei giallorossi sul campo del Verona si contorce tra i dubbi del calciomercato davanti agli occhi di Dan e Ryan Friedkin. La partita sul campo finisce 0-0 ma ad andare più vicina alla vittoria è la squadra veneta, in teoria ridotta ai minimi termini. Però Juric ha un’idea di calcio e Fonseca no. La partita fuori campo, invece, non manda ancora a dama un affare che sembrava perfetto perché accontentava tutti: Dzeko, la Juventus e il Napoli. L’unico muso lungo pareva quello di Milik, costretto a rinunciare all’approdo in bianconero che con Sarri era sicuro. Premio di consolazione: contratto da 5 milioni netti.
Le firme però slittano giorno dopo giorno. Il più nero di tutti è Edin Dzeko, che ieri non ha giocato neppure un minuto. Il problema è che Milik resta invischiato nelle sue perplessità. Le visite mediche volute da Friedkin presso un medico di fiducia sono state buone ma chi si è fatto due crociati non può averle ottime. Forse è per questo che la Roma ha chiesto una formula di pagamento diversa o una supervalutazione di un Primavera da aggiungere all’operazione. Quanto al centravanti polacco, non vuole lasciare un solo euro di quelli che ritiene a lui dovuti. Quanto sia mancato alla Roma un centravanti lo dimostrano le palle gol divorate da Mkhitaryan, ieri schierato “falso nueve”, e da Pedro, che comunque ha fatto un buon esordio. Le prossime ore chiariranno il futuro di un’intera stagione. La prima impressione è che con Schick e Florenzi la Roma sarebbe stata assai migliore di questa. Ma sono state fatte altre scelte, così come Pau Lopez, panchinato per Mirante. L’unico convincente è stato Spinazzola, un altro che a gennaio scorso era stato venduto. Lo scrive il Corriere della Sera.