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Covid-19, la Roma installa gli anti-focolai “Spray for life”. L’iniziativa

Nell’ottica di garantire la maggior sicurezza possibile per calciatori, staff e dipendenti, l’AS Roma ha installato i noti dispositivi anti-covid “Spray for life” all’interno del proprio centro sportivo

Simone Tomasello, ceo dell’azienda Sunrise, ideatrice degli innovativi covid-detector: “Il nostro brevetto è l’unico in grado di rilevare la temperatura, igienizzare mani e anche piedi in modalità no-touch”. Il dispositivo è già installato in Vaticano e in centinaia tra scuole, enti pubblici e aziende.

La curva dei contagi non smette di calare, anzi, giorno dopo giorno i dati sono preoccupanti dimostrando aumenti in tutto il mondo, anche nell’ambito sportivo. L’azienda veneziana Sunrise ha ideato “Spray for Life”, innovativi dispositivi anti-covid per adulti e bambini che dal lockdown ad oggi sono divenuti popolari grazie alla loro efficacia, attestata dal virologo Giorgio Palù, professore emerito di microbiologia e virologia dell’università di Padova e di Science and Technology Temple University di Philadelphia (USA).

Uno strumento perfetto per i luoghi di aggregazione e per gli aventi, il mondo del calcio in tal senso è all’avanguardia. Infatti, l’AS Roma ha appena installato cinque colonnine ai principali ingressi della struttura e un robottino per tutelare i suoi calciatori e tutti i membri dell’associazione: al Media Center, all’ingresso riservato alla Prima Squadra, presso la Palazzina Uffici, alla scuola di calcio e anche negli spazi riservati alle giovanili (in questo caso, è stato scelto il modello “robottino”, quello per i più piccoli). La notizia è stata resa pubblica con un post su Facebook nella pagina ufficiale dell’AS Roma. Eccolo: “Per garantire la maggior sicurezza possibile per la squadra e i dipendenti, l’#ASRoma ha installato i dispositivi anti-covid Spray for Life nel centro sportivo di Trigoria”.

Il sistema brevettato è formato da quattro elementi, il primo è un filtro che ferma le persone fuori dall’ingresso: un termo scanner ad infrarossi che, ad un metro di distanza, in meno di un secondo analizza la temperatura corporea con margine di errore di 0,2 gradi e la mette in mostra su uno schermo digitale a otto pollici. Chi ha la febbre non passa, l’altolà viene comunicato con un messaggio audio e video. Non solo: la scansione del video permette di fermare anche le persone che non sono dotate di mascherina o che, tramite riconoscimento facciale, abbiano già commesso in precedenza la violazione. Per chi supera il test della febbre, ci sono poi tre dispositivi, entrambi “no touch”. Il primo è un sistema che nebulizza un liquido igienizzante che si attiva con una fotocellula, non serve premere nessun bottone, che potenzialmente sarebbe contaminante: basta infilare le mani nello spazio vuoto. Il secondo è un analogo nebulizzatore, collegato di lato ad altezza più bassa: serve per bambini e persone costrette in carrozzina. Il terzo è una rivoluzione assoluta, un brevetto che al momento non è presente in nessuno degli strumenti in mercato, si tratta di un nebulizzatore per i piedi, che garantisce la sanificazione immediata.

 

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