A fotografare la classifica di oggi, si ha la tentazione di definirla bugiarda. La Roma è sesta, quinta sul campo, senza il punto di penalizzazione: come lo scorso anno
A guardare il gioco che esprime, è difficile paragonare la squadra di mesi fai quella odierna. Eppure, se il campionato si concludesse ora, si troverebbe nuovamente in Europa League. Come si concilia la striscia di risultati positivi con un verdetto tanto deludente?
La risposta è nello score finale di molte gare: Verona, Juventus, Sassuolo. Partite in cui il pareggio ha assunto il sapore più dei due punti persi che del singolo guadagnato. Bella nelle intenzioni e nell’amalgama di squadra, ma inaffidabile nel momento della concretezza e del salto di qualità. Non sembra lontana la vetta, in termine di punti. Ma, insieme, appare una distanza che va oltre le otto lunghezza, se si osserva l’elemento della continuità di rendimento. Qualsiasi sia la chiave va trovata in fretta. Perché questa è una bella Roma che meriterebbe tre punti a gara. E non con lei. Il Corriere dello Sport.