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Match Program – CSKA Sofia vs Roma: ultimo impegno per chiudere imbattuti il girone

La Roma di Fonseca dopo aver conquistato il girone di Europa League, assicurandosi il primo posto con il successo per 3-1 contro lo Young Boys vuole chiudere il Gruppo A con 16 punti su 18 in palio

L’incontro è previsto per giovedì alle 18.55, presso lo Stadion Bălgarska Armija di Sofia, dirige la gara il fischietto bosniaco Peljito. Il CSKA Sofia, pur essendo condannato all’ultimo posto del girone vuole regalare la prima gioia europea dell’anno ai propri tifosi.

Un mix di giovani e veterani per un progetto in ricostruzione, l’analisi della rosa del CSKA Sofia nel dettaglio e i 3 giocatori più pericolosi

Licenziato Belchev, squadra affidata prima al nuovo triumvirato poi a Bruno Akrapovic

A pochi giorni dalla sfida d’andata con la Roma, il CSKA Sofia ha esonerato il tecnico Stamen Belchev, conseguenza della mancanza di risultati nel campionato bulgaro. La squadra è affidata al triumvirato composto da Daniel Morales, Kiril Dinchev e Krassimir Chomakov. Quest’ultimo vanta una lunghissima esperienza in Italia dove arrivò nel 2000. Ravenna, Boca San Lazzaro (di cui divenne bandiera con oltre 130 presenze), Pizzighettone, Cremonese, Lecco, Zola Predosa e infine Castenaso Van Goof. Ora per la gara di ritorno il tecnico in panchina del CSKA Sofia sarà Bruno Akrapovic.

Valore rosa e giocatori nel giro della nazionale

Il valore della rosa del CSKA Sofia è 19,53 milioni di euro, al suo interno ci sono 6 calciatori che rientrano nel giro delle rispettive selezioni nazionali, e sono:

  • Petar Zanev, terzino sinistro di 35 anni (Bulgaria)
  • Amos Youga, mediano di 27 anni (Repubblica dell’Africa Centrale)
  • Valentin Antov, difensore centrale di 19 anni (Bulgaria)
  • Georgi Yomov, ala destra di 23 anni (Bulgaria)
  • Plamen Galabov, difensore centrale di 24 anni (Bulgaria)
  • Ivan Turitsov, terzino destro di 21 anni (Bulgaria)

Anche per quanto riguarda le selezioni nazionali giovanili ci sono 3 calciatori del CSKA Sofia che attualmente vengono convocati dalla nazionale bulgara:

  • Tonislav Yordanov, attaccante di 21 anni (8 presenze e 5 gol in Under 21)
  • Asen Donchev, attaccante di 19 anni (selezione Under 19)
  • Martin Smolenski, centrocampista offensivo di 17 anni (selezione Under 17)

L’analisi della rosa ruolo per ruolo

Questa è la rosa che affronterà la Roma in Europa League nella doppia sfida del Gruppo A. Sino all’esonero di Belchev, il CSKA Sofia si è schierata in campo con il 4-2-3-1, ecco l’analisi dei giocatori registrati in rosa ruolo per ruolo:

Portieri

A difendere i pali da titolare c’è l’italo-brasiliano Gustavo Busatto, 30 anni e un valore di mercato di 800 mila euro, con lui (secondo portiere) il compagno di reparto Dimitar Evtimov, 27 anni (150 mila euro).Il terzo portiere è il giovane 16enne Ivaylo Krasimirov Iliev.

I difensori centrali 

Valentin Antov è certamente il più talentuoso dei difensori in rosa (valutazione di mercato 675 mila euro), vantando all’età di 19 anni già la fascia di capitano del CSKA Sofia e diverse convocazioni in nazionale maggiore e under 21. Antov ha siglato un gol nel corso dell’attuale stagione. Al suo fianco c’è Jurgen Mattheij, olandese classe 1993 acquistato la scorsa estate dallo Sparta Rotterdam a titolo gratuito (valore di mercato 650 mila euro). Utilizzato spesso anche il 24enne bulgaro Plamen Galabov che viene adattato come terzino destro nell’undici titolare. Inserito in rosa anche Aleksandar Buchkov, giovane 17enne prodotto del vivaio.

Antov

I terzini

Sulla corsia di sinistra ci sono ben tre elementi: il posto da titolare è ricoperto dal franco congolese Bradley Mazikou (1080 minuti e 12 presenze). Prima alternativa è il brasiliano di 26 anni Geferson (8 presenze e 479 minuti giocati) con un valore di 1,2 milioni di euro. Tra i cambi nello stesso ruolo c’è il bulgaro e capitano della rosa, nonché membro più anziano del gruppo on i suoi 35 anni, Petar Zanev (solo 136 minuti giocati sin qui).

Sulla corsia di destra ci sono il nazionale Turistov e il francese, ex Chamois Niortais, Thibaut Vion. Entrambi però scarsamente utilizzati ma con Vion che si sta facendo spazio per una maglia da titolare.

I Centrocampisti

Amos Youga è il titolare indiscusso sulla mediana, spesso affiancato da Younousse Sankharé, centrocampista senegalese box to box che non disdegna adoperarsi in entrambe le fasi di gioco (difensiva e offensiva), a testimonianza di ciò si sottolineano le due reti siglate in 12 presenze in questa stagione. A dar manforte sulla mediana c’è anche il bulgaro Kristiyan Malinov che però sin qui è stato utilizzato per soli 24 minuti di gioco.

Tiago Rodrigues

Nel 4-2-3-1, con il ruolo di trequartista centrale c’è il portoghese Tiago Rodrigues, spesso una spina nel fianco degli avversari, nonché probabilmente uno degli uomini più pericolosi in rosa con un tiro di destro abbastanza preciso e un’ottima visione di gioco (4 gol in stagione e una valutazione di mercato di 1,7 milioni di euro). A contendergli il posto c’è l’ex Juventus Stefano Beltrame, il ragazzo ha collezionato sin qui 283 minuti di gioco e una rete (valore di mercato 325 mila euro). Un’altra scelta in rosa in questo ruolo delicato è il giovane 17enne Martin Smolenski, che però è stato utilizzato solo 11 minuti e di lui si è visto davvero poco per poterlo giudicare. In lista inserito anche il 18enne Emil Tsenov.

Gli esterni

Sulla corsia di sinistra il protagonista è certamente il brasiliano con passaporto bulgaro Henrique. Per lui 12 presenze, un gol e 642 minuti raccolti in stagione. In prestito dal Lens c’è anche il Guineano Jules Keita che in 11 presenze ha siglato 2 reti in 395 minuti di gioco, un esterno rapido che fa della velocità e dell’imprevedibilità le sue carte principali.  A dar loro respiro c’è l’irlandese Graham Carey, 31 anni, anche lui in gol in 10 presenze con un minutaggio sensibilmente più basso del compagno di reparto.

Sulla destra c’è il 23enne Georgi Yomov che è stato impiegato per 11 volte, siglando una rete e giocando per 668 minuti. In assenza di une sterno di ruolo, spesso, vengono utilizzate le ali di sinistra per giocare sull’out di destra.

Gli attaccanti

Il bomber titolare è il gambiano Ali Sowe che in 1080 minuti di gioco ha realizzato 5 reti diventando il principale marcatore della rosa. Punta di peso di 1,91 metri, forza fisica e gamba per prendere posizione e sopraffare l’avversario, tatticamente educato. Valore di mercato da 2 milioni di euro e una piccola curiosità: nonostante la nazionalità gambiana è nato a Villafranca di Verona il 14 giugno del 1994. Infatti il ragazzo calcisticamente cresce principalmente in Italia dove ha vestito le magli di Chievo, Juve Stabia, Pescara, Latina, Modena, Lecce, Prato e Vibonese.

Sowe

Tra i compagni di reparto che in Italia ha un trascorso c’è Adalberto Penaranda, che in Italia ha vestito la maglia dell’Udinese e che contro la Roma ha giocato per 22 minuti nella sconfitta per 4-0 nella prima giornata del campionato 2016/2017. In questa stagione Penaranda, in prestito dal Watford, non è ancora mai stato utilizzato. Dal Watford in prestito anche l’inglese Jerome Sinclair, per lui una sola presenza ma con gol nei 63′ giocati nell’ultima giornata di campionato (1-1 contro l’Arda Kardhali)

Sin qui utilizzato in alternativa a Sowe spicca il nome di Ahmed Ahmedov, 25enne bulgaro che in 9 presenze e 233 minuti ha siglato ben 3 reti. In avanti utilizzato anche il 21enne Tonislav Yordanov per soli 7 minuti e L’australiano Tomi Juric per 104 minuti con una rete all’attivo. Inserito in lista Uefa anche Mark-Emilio Papazov, 17enne bulgaro.

I tre uomini più pericolosi 

1) Ali Sowe

In aggiunta a quanto detto poco fa su Ali Sowe, il Gambiano è esploso nella sua stagione albanese (2017/2018) con la maglia dello Skenderbeu con cui ha totalizzato 43 presenze, 26 gol e 6 assist. In questa stagione con 21 gol in campionato conquista il titolo di capocannoniere della Kategoria Superiore.

Nelle sue precedenti esperienze italiane è andato in gol 2 volte con la Primavera del Chievo Verona, una volta con la maglia del Lecce, 6 volte con la maglia della Vibonese in 18 presenze e 5 volte in 36 presenze con la maglia della Juve Stabia.

Nella stagione 2018/2019 passa al CSKA Sofia dove in 31 partite sigla 17 gol e 3 assist in un minutaggio complessivo di 1962′.  Nella passata stagione, complici anche le difficoltà che il CSKA Sofia sta incontrando negli ultimi anni, Sowe non è riuscito a ripetersi agli stessi livelli siglando 9 gol e 4 assist.

Nella stagione corrente ha siglato 3 gol nella fase qualificatoria dell’Europa League ma non è riuscito a segnare nella prima giornata contro il Cluj.

2) Tiago Rodrigues

Classe 1992 e con un passato nel Porto, dove vince anche la coppa di lega nazionale ma non da protagonista, Tiago Rodrigues abbandona il Portogallo per approdare nel CSKA Sofia nel luglio del 2017. Qui nella sua prima stagione ottiene 37 presenze, 9 gol e 16 assist, confermandosi un fondamentale regista offensivo per la squadra. Doti che vengono ulteriormente riscontrate anche nella stagione 2018/2019 con 9 gol e 13 assist.

Nella passata stagione in 23 presenze ha collezionato 5 gol e 2 assist, di cui uno nella fase preliminare di Europa League. In Europa League in questa stagione ha segnato due reti nella fase preliminare, altre due in campionato.

Curiosità: nella stagione in cui Paulo Fonseca allenava il Porto, Tiago Rodrigues è stato girato in prestito al Vitoria Guimaraes.

3) Younousse Sankharé

Tra i pericoli maggiori c’è anche Younousse Sankharé, mediano mancino del CSKA Sofia con una grande esperienza alle spalle con le maglie di PSG, Lille, Bordeaux, Dijon e Guingamp.

In Francia vince 2 coppe nazionali e una coppa di lega, nel suo percorso con l’Under 21 ha vestito la maglia della Francia con 14 partite e 3 reti, poi dal 2015 veste la maglia della nazionale maggiore senegalese. Approda in Bulgaria da svincolato il 21 giugno del 2020. Con lui il CSKA Sofia si assicura un giocatore di caratura internazionale e che nel proprio campionato può dominare il centrocampo in lungo e in largo. Nonostante il ruolo, il senegalese classe ’89 ha partecipato sin qui al 20% dei gol realizzati dal CSKA Sofia.

Il club bulgaro ha un passato glorioso: con 31 vittorie è la squadra più titolata del paese, e vanta un cammino di tutto rispetto anche in Europa

La stagione attuale

La stagione del CSKA Sofia è partita a rilento: dopo un inizio non brillante in Parva liga (il campionato bulgaro), al momento i “soldati” occupano il terzo posto in classifica, a 27 punti, a 5 punti dal Ludogorets primo in classifica (che però ha due giornate da recuperare). Il bottino arriva da 7 vittorie, 6 pareggi e 1 sconfitta. Dopo un inizio segnato da pochi successi e molti pareggi, nelle ultime giornate il CSKA ha trovato la via giusta, ottenendo in campionato 4 vittorie consecutive. In Europa League il cammino dei bulgari è stato invece interrotto sul nascere. Dopo la vittoria alle qualificazioni, e il sonoro 1-3 inflitto agli svizzeri del Basilea ai playoff, la squadra ha perso la prima gara del girone in casa, contro il Cluj, per poi trovare un ottimo punto contro la Roma nella seconda giornata. Dopo la doppia sconfitta contro lo Young Boys (3-0 all’andata e 0-1 al ritorno), i bulgari hanno trovato il pareggio per 0-0 contro il Cluj, che costa al club bulgaro l’ultimo posto nel girone con soli due punti.

Il cammino in Europa

Guai però a considerare facile la sfida contro il CSKA. Il club bulgaro vanta infatti un palmares di tutto rispetto nelle competizioni europee, prima ovviamente del 2015, anno in cui il club fallì dovendo ricominciare dalla terza divisione nazionale. Da allora sono state solo due le presenze del club in Europa League, nelle due edizioni passate della competizione: in entrambi i casi però il CSKA non ha superato il terzo turno preliminare. Prima del 2015 però le cose erano ben diverse: la squadra ha infatti per anni militato in Coppa dei Campioni, raggiungendo le semifinali per ben due volte, nella stagione 66-67 (fuori contro l’Inter) e nella stagione 81-82 (sconfitta dal Bayern Monaco).

CSKA Sofia-Inter: semifinale di Coppa dei Campioni 66-67

Importante però è anche la partecipazione alla Coppa dei Campioni della stagione 83-84, in cui incontrò per la prima volta la Roma: le due compagini si sfidarono infatti negli ottavi di finale della competizione, in cui i giallorossi ottennero il passaggio ai quarti grazie alle due vittorie per 1-0, gol di Falcao all’andata e di Graziani al ritorno.

Tancredi festeggia con Falcao, autore del gol vittoria nella sfida contro il CSKA Sofia

Dopo aver raggiunto anche la semifinale di Coppa delle Coppe nella stagione 88-89, il club bulgaro continua la sua militanza nelle massime competizioni europee, rincontrando nuovamente la Roma nella stagione 2009-10, nella fase a gironi: anche in questa occasione i giallorossi hanno la meglio, vincendo all’andata 2-0 (gol di Perrotta e Okaka) e 0-3 al ritorno (doppietta di Cerci e gol di Scardina). I bulgari chiuderanno il girone come ultimi, con un solo punto guadagnato.

Il PFK Cska Sofia fu fondato ufficialmente il 5 maggio 1948 col nome di Septemvri Pri Cdv, risultato della fusione tra Septemvri Sofia e Centralnia Dom na Voiskata. Nell’anno della fusione vinse il suo primo campionato, battendo i rivali cittadini del Levski. Nel 1949 il Septemvri Sofia venne separato dal Cdv. Nel 1950 cambiò nuovamente nome in Narodna Vojska per poi ricambiarlo in Centralen Dom na Narodnata Voiska, abbreviato con l’acronimo Cdnv, nel 1951, anno in cui arrivò la vittoria del secondo campionato bulgaro e della prima Coppa di Bulgaria.

La squadra vinse 11 titoli nazionali consecutivi tra il 1951 e il 1962 e, nello stesso periodo, 4 Coppe di Bulgaria, centrando il “double” appunto nel 1951, nel 1954, nel 1955 e nel 1961. Nel 1953 la squadra cambiò la sua denominazione in Otbor na Sofijskija Garnizon, poi nuovamente nel 1954 in Centralen Dom na Narodnata Armija, abbreviato in Cdna, e la mantenne fino al 1962. Nel 1956 arrivò anche l’esordio nella Coppa dei Campioni: eliminata agli ottavi la Dinamo Bucarest, la corsa dei bulgari si interruppe al turno successivo contro la Stella Rossa. Dopo due anni di digiuno, nel 1965 il Cdna tornò a vincere la Coppa di Bulgaria e, nel 1966, il suo tredicesimo campionato bulgaro per poi centrare un altro “double” al termine della stagione 1968-69, mentre nel 1967 raggiunse le semifinali di Coppa Campioni, venendo eliminato dall’Inter.

A seguito della fusione con la società Dso Cerveno Zname, nel 1962, la denominazione venne cambiata in Centralen Sporten Klub na Armijata Cerveno Zname, abbreviato in Cska Cerveno Zname. Nel 1968 il Cska si fuse dopo di nuovo con il Septemvri Sofia, che nel 1960 riuscì a vincere una Coppa di Bulgaria, cambiando la denominazione in Cska Septemvrijsko Zname, unione che sarebbe durata fino al 1988, anno in cui il Septemvri Sofija tornò ad essere definitivamente indipendente.

Il club bulgaro continuò a collezionare successi in patria: tre campionati consecutivi (1971, 1972, 1973) e tre Coppe di Bulgaria consecutive (1972, 1973, 1974). Poi arrivò il campionato numero diciotto nel 1975, poi il diciannovesimo titolo nel 1976, mentre il ventesimo arrivò “solamente” nel 1980, il primo di quattro consecutivi fino al 1983 (in questo anno vinse anche la decima Coppa di Bulgaria della sua storia). Il 18 giugno 1985, la finale della Coppa di Bulgaria tra il Cska e i rivali del Levski vinta dai primi, finisce in rissa e le due squadre vengono espulse dal campionato e sciolte. Il Cska venne rifondato con il nome di Cfka Sredec e riammesso al campionato. Nel 1987 il Cfka vince il 24° campionato e la 12° Coppa di Bulgaria, l’anno successivo la tredicesima, mentre al termine del campionato 1988-89 vinse il venticinquesimo titolo di Bulgaria e la quattordicesima coppa.

Nell’edizione 1988-89 della Coppa delle Coppe raggiunge la semifinale dove viene eliminato dai futuri campioni del Barcellona. In campionato conquista il venticinquesimo titolo bulgaro. Nella stagione 1989-90 la squadra riprende la denominazione di Cska confermando il titolo vinto la stagione precedente (26°). Nello stesso anno vince la prima edizione della Supercoppa di Bulgaria.

Negli anni 90, invece, il Cska conquistò 3 campionati, oltre a quello del 1989-90 anche nel 1991-92 e nel 1996-97, e 3 Coppe di Bulgaria, nel 1992-93, nel 1996-97 e nel 1998-99.

Nella stagione 2002-03 arrivò il ventinovesimo titolo e nella stagione 2004-05 il trentesimo. Nel dicembre 2006 la squadra viene acquistata dalla famiglia Mittal, magnate indiani e leader mondiale dell’acciaio, e uno dei suoi figli, Pramod Mittal, ne diventa presidente, vincendo a fine stagione la Coppa di Bulgaria, la diciottesima della storia del club.

Nella stagione 2007-08 la squadra vinse il campionato, ma venne esclusa dalla Champions League a causa dei debiti protratti con lo Stato e con la banca. Nel 2009 vinse la Supercoppa di Bulgaria. Nella stagione 2010-11 vinse la diciannovesima Coppa di Bulgaria e successivamente conquista la quarta Supercoppa di Bulgaria.

A causa dei debiti con il fisco bulgaro, al termine della stagione 2014-15 la società fallisce e viene retrocessa nella terza divisione nazionale. Nella stagione 2015-2016 chiude al primo posto il girone sud-ovest della terza divisione, con 31 vittorie e un pareggio in 32 partite, venendo promossa nella seconda divisione. Tramite un’ardita operazione finanziaria, in estate acquisisce la struttura legale del Litex Lovec, club a sua volta con problemi disciplinari, nel quale trasferisce la propria azienda sportiva, mentre il vecchio asset societario del Cska viene sganciato in una bad company avviata al fallimento. Tutta questa operazione avviene sotto l’attenzione della Federcalcio bulgara, che a sua volta scioglie la vecchia Lega calcio sostituita dalla Parva Profesionalna Futbolna Liga, cui il nuovo Cska viene affiliato con una wild card, riportandolo così già nel massimo campionato. Dalla risalita ai vertici del calcio bulgaro, il Cska Sofia ha collezionato sempre secondi posti.

Palmarés

Il Cska Sofia detiene il record di vittorie del campionato bulgaro: 31 volte. Staccati i rivali cittadini del Levski, che lo hanno vinto 26 volte. Sono invece 20 le Coppe di Bulgaria in bacheca, 5 in meno del Levski. Record anche per quanto riguarda le Supercoppe nazionali: 4, primato condiviso con il Ludogorets. Con 55 titoli in Bulgaria, il Cska Sofia è la squadra più vittoriosa del Paese.

Campionato bulgaro: 31 (1948, 1951, 1952, 1954, 1955, 1956, 1957, 1958, 1958-1959, 1959-1960, 1960-1961, 1961-1962, 1965-1966, 1968-1969, 1970-1971, 1971-1972, 1972-1973, 1974-1975, 1975-1976, 1979-1980, 1980-1981, 1981-1982, 1982-1983, 1986-1987, 1988-1989, 1989-1990, 1991-1992, 1996-1997, 2002-2003, 2004-2005, 2007-2008)

Coppa di Bulgaria: 20 (1951, 1954, 1955, 1961, 1965, 1969, 1972, 1973, 1974, 1982-1983, 1984-1985, 1986-1987, 1987-1988, 1988-1989, 1992-1993, 1996-1997, 1998-1999, 2005-2006, 2010-2011, 2015-2016)

Supercoppa di Bulgaria: 4 (1989, 2006, 2008, 2011)

Giallorossi imbattuti contro il “Sesca”. E la porta è sempre stata mantenuta inviolata…

In passato, i giallorossi hanno affrontato cinque volte i bulgari – 2 in Coppa dei Campioni (1983-84) e 3 volte in Europa League (2009-10, 2020-21) – vincendo quattro volte e pareggiando una volta, mantenendo la porta inviolata cinque volte su cinque.

Coppa dei Campioni (1983-84)

Il primo incontro tra la Roma e il “Sesca” risale al 19 ottobre 1983. Giallorossi e bulgari scesero in campo alla Bulgarska Armiya per l’andata degli ottavi di finale di Coppa dei Campioni. A Sofia terminò 1-0 con la rete di Falcao al 61′.

Il tiro di Falcao che finirà in rete per il vantaggio giallorosso

Stesso risultato anche all’Olimpico, nella gara di ritorno, il 2 novembre dello stesso anno. A segnare in quell’occasione però fu Graziani, all’80’. La squadra allenata da Liedholm quell’anno arrivò in finale di Coppa dei Campioni dove si arrese solo ai rigori contro il Liverpool.

La gioia di Graziani dopo il gol realizzato

Europa League (2009-10)

Roma e CSKA Sofia si rincontrarono, sempre in campo europeo, anche in Europa League, nella stagione 2009-10. Il 1 ottobre 2009, allo Stadio Olimpico, i giallorossi si imposero per 2-0 grazie alle reti di Okaka e Perrotta: era la seconda giornata del girone E.

Il gol di Okaka, valido per il momentaneo 1-0

Al ritorno la squadra allora allenata da Ranieri dominò al National Stadion Vasil Levski: la doppietta di Cerci e il gol del giovane Scardina regalarono alla Roma il primato nel girone.

L’abbraccio dei giallorossi dopo il gol di Scardina

Europa League (2020-21)

L’ultimo precedente tra Roma e CSKA Sofia è quello dello scorso 29 ottobre, quando all’Olimpico, nella seconda giornata dell’attuale Europa League, terminò 0-0.

Pedro in campo contro il CSKA Sofia all’Olimpico.

Precedenti contro le bulgare

Oltre che con il CSKA Sofia, la Roma in passato disputò altre due partite contro squadre bulgare. Infatti nel 1975, in Coppa Uefa, i giallorossi affrontarono due volte il Dunav Rose. All’andata, il 1 ottobre 1975 terminò 1-o per la squadra di Ruse.

Quello fu l’unico KO contro squadre bulgare, ininfluente ai fini della qualificazione in virtù del 2-0 dell’andata.

Precedenti tra il CSKA Sofia e le squadre italiane

Esclusi quelli contro la Roma, sono tredici i precedenti tra il CSKA Sofia e le squadre italiane. In particolare, i bulgari se la son vista sei volte con la Juventus (2 vittorie e 4 sconfitte), due volte con il Milan (2 sconfitte), tre volte con l’Inter (2 pareggi ed una sconfitta) e due volte con il Parma (2 pareggi).

Precedenti contro la Juventus (Fonte: transfermarkt.it)
Precedenti contro il Milan (Fonte: transfermarkt.it)
Precedenti contro l’Inter (Fonte: transfermarkt.it)
Precedenti contro il Parma (Fonte: transfermarkt.it)

L’ultimo precedente tra CSKA Sofia ed una squadra italiana (non la Roma) risale alla stagione 2001-02 quando, i bulgari, persero 1-0 contro il Milan nel secondo turno di Coppa Uefa. A segnare per i rossoneri fu l’attuale tecnico del Benevento Inzaghi.

Il gol decisivo di Inzaghi contro il CSKA Sofia
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