Le parole del difensore spezzino
Riccardo Marchizza, difensore dello Spezia e cresciuto nel settore giovanile della Roma, ha parlato a Il Secolo XIX, come riportato da Calciospezia.it: “Sarà strano per me affrontare la Roma da avversario, ma penso che farlo indossando la divisa dello Spezia in serie A sarà emozionante“.
Che effetto le fa scendere in campo all’Olimpico e affrontare la Roma?
“Sarà bellissimo perché la Roma per me è un pezzo di vita. Ho indossato per la prima volta la maglia giallorossa a 9 anni e l’ho tolta a 19 quindi ho trascorso a Trigoria l’infanzia e l’adolescenza perciò è indescrivibile quello che provo anche al solo pensiero di affrontare i colori che mi hanno lanciato nel mondo del calcio”.
Cosa teme di più della sua ex squadra?
“È una formazione che è a quarta in classifica e che ha tantissima qualità quindi gli aspetti da temere sono tantissimi. Questo però non ci deve frenare perché come dice sempre il mister dobbiamo pensare solo a fare la prestazione indipendentemente dall’avversaria che ci troviamo davanti”.
Parlando di Italiano, che cosa vi ha detto nello spogliatoio in vista di questo doppio confronto nella Capitale?
“Il mister è stato chiaro: dobbiamo dare il massimo in entrambe le sfide. Come aveva già detto in diverse occasioni la Coppa Italia, come ogni altra competizione, va onorata e noi siamo pronti a mettercela tutta”.
Dopo il coronavirus l’abbiamo vista lontano dal campo per un periodo, complice anche l’exploit di Bastoni, come ha vissuto questa cosa?
“Come avevo detto già lo scorso anno all’arrivo di Luigi Vitale una rosa si rafforza grazie alla competitività e credo che questa situazione faccia solo bene. Certo nessuno si aspettava un’espolsione simile da parte di Bastoni però sono felice per lui perché è cresciuto nel vivaio facendo tanti sacrifici e si merita di poter calcare i campi della serie A. Per quanto mi riguarda appena ho avuto l’occasione mi sono impegnato per sfruttarla al meglio”.
La promozione a premiare il suo impegno sul campo e l’arrivo di Mattia a riempire le sue giornate fuori dal rettangolo verde, come vive la paternità a 22 anni?
“È una sensazione bellissima. ed entusiasmante. Con Giorgia stavamo insieme da 6 anni e volevamo diventare genitori. Fortunatamente Mattia è arrivato subito e ha cambiato radicalmente il mio modo di vedere ogni cosa: da quando è nato ogni momento libero lo passo con lui e credetemi diventare papà è la cosa più bella della mia vita”.