L’ex ds giallorosso è tornato a parlare del talento brasiliano
A Lady Radio è intervenuto Walter Sabatini, ex direttore sportivo giallorosso e ora responsabile dell’area tecnica al Bologna, soffermandosi su alcune tematiche come le proprietà americane e l’affare che portò Gerson alla Roma. Ecco qui le sue dichiarazioni:
Sulle società made in USA…
“Ne ho avute diverse, e Saputo è una mosca bianca, come essere umano. Moderato nei giudizi e nelle riflessioni, ma anche molto aperto: è un piacere confrontarsi con lui. Ho avuto anche Pallotta, in una situazione turbolenta. Commisso a Firenze si è presentato con molto entusiasmo, ho visto che questo gli è stato fiaccato perché non gli è stato concesso di intervenire sulle strutture. Le proprietà straniere però sono un bene per il nostro calcio, portano capitali e risorse nuove. Mettiamo da parte la nostra supposta superiorità nel calcio e accettiamo il confronto con gli altri. Mi è capitato di sentirmi depositario dei segreti del calcio ma mai lo sono stato e mai lo sarò”.
Sull’affare Gerson alla Roma…
“La maglia del Flamengo pesa tanto quanto quella della Fiorentina o della Roma, il giocatore all’epoca li valeva quei soldi che spesi. Poi gli errori sul campo li ammetto, sono feroce con me stesso, ma non sarei carino nel citare i giocatori che ho sbagliato”.