Le parole del tecnico portoghese al termine del match
Paulo Fonseca ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il pari sul campo dello Spezia che ha consentito alla squadra giallorossa di qualificarsi per l’Europa, nella neonata Conference League. Ecco le sue parole:
FONSECA A SKY SPORT
Cosa ha pensato dopo il primo tempo?
“Il primo tempo è stato difficile, non abbiamo giocato, ho detto ai ragazzi che così non era possibile. Nel secondo tempo è stato totalmente diverso, abbiamo fatto due gol importanti per noi”.
Il suo più grande pregio è stato il rapporto con l’ambiente. Qual è stato il suo più grande errore invece? Cosa ha imparato in questi due anni?
“Tante cose. Ho imparato molto, non voglio nominarne una. E’ stata una stagione importante per me e per il mio futuro, come ho detto è stato un grande piacere allenare la Roma. Sono cresciuto molto, il calcio italiano non è facile per un allenatore che arriva da fuori, ma oggi posso dire che mi sono adattato, che sono un altro allenatore”.
Quante possibilità ci sono di rimanere in Italia?
“Ci sono possibilità di restare, di andare fuori, di restare un po’ a casa, vediamo la prossima settimana che cosa succede”.
Ci arriva voce che la prossima settimana vede la Fiorentina, è vero?
“Non posso dire niente in questo momento”.
FONSECA A ROMA TV
Obiettivo raggiunto con tanta sofferenza
“Abbiamo giocato la prima parte senza aggressività difensiva, passivamente. Poi abbiamo cambiato atteggiamento abbiamo fatto due gol e abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo”.
Tanti alti e bassi visti questa sera e in questa stagione
“Sì, la squadra ha gli stessi problemi. E’ difficile capire determinate cose. I giocatori all’intervallo hanno capito che era importante cambiare atteggiamento, aggressività e velocità di circolazione. Questa squadra ha la possibilità di fare di più”.
Ha detto che la Roma l’avrà sempre nel cuore, e io avrò sempre nel cuore lei. Come si spiega la leggerezza nel modo di giocare determinate gare?
“Difficile da spiegare. Arrivavamo qui con una certezza: vincere la partita. L’abbiamo preparata bene, ma è difficile spiegare questo atteggiamento. E’ successo in molte partite che la squadra ha reagito dopo aver sofferto. Ma dopo è più difficile cambiare i risultati: è una questione mentale, anche mia, che devo cambiare”.