Gioco di potere tra procuratori alle porte di Trigoria
Nelle conference call andate in scena a Trigoria nelle ultime settimane l’attesa regna sovrana. L’appuntamento ai procuratori, alla voce entrare, è rimandato a dopo l’Europeo. Prima bisogna cedere. Un problema che Pinto conosce bene avendo 14 calciatori da piazzare quanto prima. Più di una squadra che si porta dietro ingaggi al lordo intorno ai 50 milioni. Nella lista non c’è Fuzato che ha ricevuto l’ok di Mourinho per restare. Più di mezza rosa da sistemare senza contare le incognite pronte ad aggiungersi: da Calafiori a Dzeko, passandro per Ibanez e Diawara. Attualmente a Roma convivono due dei più influenti procuratore del mondo del calcio. Da un lato Mendes, dall’altro Raiola che direttamente e indirettamente controlla diversi calciatori. La sua infuenza negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti.
Difficile pensare che l’agente si tiri indietro anche perchè poi avrebbe più forza per tornare alla carica in entrata: oltre al sogno Donnarumma, il procuratore sta caldeggiando l’arrivo di Areola. Mendes, invece, propone Rui Patricio e ha già iniziato a cercare una sistemazione per gli esuberi in rosa. Il legame con Pintoè molto forte dai tempi del Benfica. Sui calciatori che arriveranno ci sarà sempre l’ok di Mourinho, che siano di Raiola o Mendes. Anche ora potrebbe sorprendere. Sia in attacco, si segue Daka del Salisburgo, che in porta visto che si mormora che José avrebbe già scelto il suo numero uno: se non si può arrivare a Donnarumma allora Lloris è il nome buono. Il suo contratto scade nel 2022. Lo scrive “Il Messaggero”.