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Bologna, Dominguez: “La Roma è una big, sarà una gara fondamentale”

Le parole di Nicolas Dominguez

Nico Dominguez ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Il centrocampista del Bologna ha parlato della sfida di oggi pomeriggio contro la Roma (ore 16:30) e del ricordo di Sinisa Mihajlovic. Curiosamente, la prima partita dei rossoblù dalla sua dipartita sarà contro i giallorossi, coloro che lo hanno portato in Italia. Di seguito le parole del centrocampista argentino.

Il Bologna non può essere la squadra del salto di qualità?

Credo che questo club il salto lo possa fare. In Italia ci sono tante squadre, quelle che si chiamano big, come la Roma, la Lazio, l’Inter e tante altre. Ma noi, per come siamo messi, possiamo fare un salto. L’obiettivo più importante è consolidarci, trovare il miglior gioco, fare un passo alla volta e crescere tutti.

Intanto oggi c’è da giocarsela contro la Roma all’Olimpico.

Questa partita può dire tanto. La Roma è una squadra forte, ed è sempre bello affrontare gare così. La singola sfida va però guardata anche nel complesso. I prossimi trenta giorni saranno difficili. Gennaio è un mese che racchiude tante sfide. Gare che giocheremo per portare tre punti a casa. Arriva un mese troppo importante con tante partite insieme, anche la Coppa Italia, e quindi dobbiamo essere pronti a tutto. Dovremo gestirci bene fisicamente, ma sono fiducioso.

La pausa vi ha fatto bene o male?

È stato strano: mai successo di fermarsi in questo modo. Però abbiamo lavorato e arriviamo bene a questa partita. Abbiamo finito nel modo giusto prima del Mondiale e ora dobbiamo riprendere quel percorso, continuare da lì. La pausa è arrivata nel nostro momento migliore. Fermarci cinque giornate prima magari sarebbe stato meglio, non lo so. Ora conta affrontare a tutta la parte di stagione che resta.

Questa sarà anche la gara nel ricordo di Mihajlovic.

La sua morte ci ha segnato. A me, a tutti quanti. L’abbiamo avuto come allenatore tanto tempo, abbiamo vissuto il percorso della sua malattia. La sua scomparsa ci ha colpiti, è una cosa che ci ha fatto tanto male.

A lei cosa ha insegnato Sinisa?

A livello pratico, quando sono arrivato qui mi ha spostato un po’ più dietro e questo mi è stato utile. Mi ha insegnato molto sulla fase difensiva. Anche questo aspetto mi ha fatto crescere. Però non è tutto.

C’è la parte emotiva.

Non ci sono aneddoti, io non parlo tanto con gli allenatori. Ma il coraggio con cui Mihajlovic ha affrontato la sua malattia è stato certamente un insegnamento forte, importante per ognuno di noi.

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